Dichiarazioni clamorose, diciotto anni dopo l' omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007. Già, il caso solleva nuovi interrogativi. Giuliano Mignini, il magistrato che all’epoca coordinò le indagini, è tornato a parlarne in un’intervista concessa a La Stampa. "Una fonte che ritengo affidabile mi ha fatto il nome di un individuo, mai preso in considerazione prima d'ora. Una persona che potrebbe essere implicata nell'omicidio e che scappò all'estero pochi giorni dopo il delitto", ha sganciato la bomba, spiegando di aver già trasmesso queste informazioni alla Procura. Secondo quanto riportato, tuttavia, non sarebbe stato aperto alcun nuovo fascicolo sull’omicidio Kercher.
E ancora, ha aggiunto: "Dico solo che se avessi conosciuto certi particolari all'epoca, avrei sicuramente approfondito. Da allora non ho più avuto aggiornamenti diretti sulla vicenda. Oggi sono in pensione, ma molte persone continuano a contattarmi per questa storia. Il procuratore Raffaele Cantone è d'accordo che io mantenga questi rapporti, spesso faccio da tramite. Purtroppo, per anni, chi sapeva non ha parlato per paura". Un'intervista fiume, in cui aggiunge che "per anni chi sapeva non ha parlato" e che "la capa della polizia odiava Amanda, quando chiesi la pena - ammette - non ero sereno".
Il procedimento giudiziario legato alla morte della studentessa britannica resta dunque chiuso, con sentenze definitive che individuano in Rudy Guede l’unico responsabile. Guede ha scontato per intero la pena di 16 anni di reclusione. Dopo un lungo e complesso iter processuale, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati invece assolti da ogni accusa per l’omicidio, ribadendo fin dall’inizio la propria innocenza rispetto ai fatti avvenuti nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2007.
Knox, tuttavia, è stata recentemente condannata in via definitiva per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, che era stato ingiustamente coinvolto nelle prime fasi dell’inchiesta. L’uomo è stato poi completamente scagionato. L’ex studentessa americana, da parte sua, continua a dichiararsi innocente anche rispetto a quest’ultima accusa. Ora, almeno secondo Mignini, qualche risposta in più potrebbe arrivare da questo misterioso individuo fuggito all'estero pochi giorni dopo la morte di Mez.




