Papa Leone XIV, nel tradizionale incontro di auguri natalizi con la Curia romana ha fatto un richiamo netto contro personalismi, smanie di primeggiare e dinamiche di potere che faticano a scomparire, il primo del suo pontificato. Il Santo Padre ha indicato con chiarezza quali le priorità per il lavoro degli organismi centrali della Chiesa: missione, comunione e uno stile improntato a semplicità e umiltà. "A volte si fa strada anche l’amarezza", ha detto il Pontefice, riferendosi a dinamiche interne che, nonostante anni di servizio, continuano a segnare la vita della Curia.
Leone XIV ha parlato apertamente di esercizio del potere, smania di primeggiare e cura dei propri interessi, ponendo una domanda diretta: "È possibile essere amici nella Curia Romana?". La risposta, secondo il Papa, passa da relazioni trasparenti, dalla fiducia reciproca e dal riconoscimento delle competenze di ciascuno, evitando sotterfugi e rivalità. Nel suo intervento, Leone XIV ha richiamato due obiettivi definiti «urgenti»: missione e comunione. Citando l’esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco, ha ribadito che la Chiesa è per sua natura missionaria e che le strutture non devono rallentare l’annuncio del Vangelo. «Anche il lavoro della Curia – ha sottolineato – deve essere animato da questo spirito», mettendosi al servizio delle Chiese locali e dei loro pastori.
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"Ti ho visto seduto accanto al Papa": Fabio Fazio lo ha detto al suo ospite, Roberto Benigni, a Che tempo che ...Il Papa ha quindi chiesto una Curia sempre più missionaria, in cui istituzioni e uffici non siano pensati solo per garantire l’ordinaria amministrazione, ma per rispondere alle sfide ecclesiali, pastorali e sociali del presente. Sul piano interno, ha insistito sulla comunione, ricordando che la diversità di ruoli e carismi non deve diventare motivo di divisione, ma una ricchezza da mettere al servizio della stessa missione. Leone XIV ha messo in guardia anche dai rischi di una falsa unità o, al contrario, di un’eccessiva polarizzazione. Dietro un’apparente tranquillità, ha osservato, possono nascondersi divisioni che portano alla rigidità o all’ideologia, con contrapposizioni che si riflettono nelle relazioni personali e nel confronto sui temi della fede, della liturgia e della morale. Al termine del discorso, il Papa ha donato ai membri della Curia il libro La pratica della presenza di Dio di fra’ Lorenzo della Risurrezione, testo spirituale del Seicento a lui particolarmente caro. Un gesto che richiama lo stile di semplicità e interiorità più volte indicato come riferimento per il servizio ecclesiale.
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Davanti all’ampia finestra che si apre sui giardini e sul lago, sullo sfondo, nella morbida luce di un tramonto de...Il tema dell’umiltà è tornato anche nell’incontro con i dipendenti della Santa Sede, del Governatorato vaticano e del Vicariato. "Impariamo dal Natale di Gesù lo stile della semplicità e dell’umiltà", ha detto il Pontefice, invitando ciascuno a vivere il proprio lavoro quotidiano come servizio, svolto con impegno e responsabilità.




