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Hannoun arrestato: così i palestinesi in Italia trovavano soldi per Hamas

sabato 27 dicembre 2025
Hannoun arrestato: così i palestinesi in Italia trovavano soldi per Hamas

2' di lettura

Mesi, anni di spot e campagne di raccolta fondi per Gaza e i palestinesi, spesso e volentieri sfruttando le immagini di bambini e vittime di guerra. Il guaio è che i soldi raccolti tra i sostenitori pro-Pal andavano ai vertici di Hamas

L'inchiesta di Genova che ha portato all'arresto di nove persone, tra cui Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinesi in Italia, ha portato alla luce la gigantesca macchina di propaganda dell'associazione, svelando quello che gli inquirenti hanno efficacemente sintetizzato in "welfare del terrore".

Si parla di 8 milioni di euro raccolti tramite "operazioni di triangolazione" attraverso bonifici bancari o con altre modalità attraverso associazioni con sede all'estero, in favore di associazioni con sede a Gaza "dichiarate illegali dallo Stato di Israele, perché appartenenti, controllate o comunque collegate ad Hamas" o "direttamente a favore di esponenti di Hamas, in particolare, ad Osama Alisawi, già Ministro del governo di fatto di Hamas a Gaza, che in varie circostanze sollecitava tale supporto finanziario". 

Basta dare uno sguardo alla pagina Instagram della stesa API, associazione attiva dal 2008 ma che ovviamente dall'8 ottobre 2023 ha aumentato la potenza di fuoco dei suoi appelli. Post contro il genocidio, sulla carestia a Gaza, contro Netanyahu e una saldatura totale con la testimonial Greta Thunberg e la Global Sumud Flotilla, la sinistra dura e pura e gli organizzatori degli scioperi di questo autunno. Ultimo caso, la campagna contro il rimpatrio di Shahin, l'imam di Torino che non aveva condannato le stragi del 7 ottobre. Una galassia di sostenitori che, al momento, non ha ancora commentato l'operazione di Polizia e Guardia di Finanza. Forse, troppo imbarazzo.