Tensioni tra la comunità di Vasto e la famiglia nel bosco. La vicenda è quella dei coniugi australiani Nathan e Catherine, da cui il tribunale dei minori dell'Aquila ha deciso di allontanare i tre figli di 6 e 8 anni dopo aver giudicato inadeguato il casolare in mezzo ai boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, dove i piccoli stavano crescendo. Di lì il loro trasferimento in una struttura protetta. Stando a quanto trapelato nelle ultime ore, come riporta il Corriere della Sera, la coppia e gli assistenti sociali avrebbero avuto dei contrasti dopo il no di una tutor alla richiesta della mamma di una seconda visita pediatrica per la figlia alla quale era stata diagnosticata una seria “bronchite con spasmi”.
La richiesta della donna di una seconda visita sarebbe arrivata dopo che nel provvedimento del tribunale si è parlato del sospetto di una patologia trascurata dai genitori e della contrarietà manifestata dalla madre a trattare e curare la bronchite della figlia. Per la tutor che segue il caso, però, una nuova visita sarebbe “superflua”. Secondo la difesa dei coniugi, invece, dietro al no ci sarebbe la volontà di non smentire la narrazione della bronchite trascurata.
Famiglia nel bosco, il video che inchioda i giudici: cosa sta emergendo
C’è il pomeriggio in gelateria coi cucchiaini usa -e -getta (mica vero che mamma Cate è una “t...Intanto, è nato un movimento di protesta pronto a sostenere la famiglia nel bosco con manifestazioni e iniziative in segno di solidarietà nei loro confronti. Il loro slogan è: “I figli non sono dello Stato”. “Il nostro è un movimento d’opinione che si è formato spontaneamente sui social. Siamo tantissimi pronti a dare supporto a questa famiglia”, ha spiegato al Corriere il portavoce, il giornalista toscano Paolo Lunghi.




