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Sei italiani su dieci saltano le vacanze

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Per il Censis aumentano le vacanze brevi (+27%). Gli italiani che possono viaggiare scelgono il Bel Paese (82,5%)

Roberto Amaglio
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Le strade italiane stanno lentamente tornando alla normalità dopo il picco di traffico del primo esodo d'agosto. Code verso la Slovenia, code sulla Milano-Napoli, code per il traforo del Monte Bianco. Nonostante questo fiume di lamiere sotto il sole, l'indagine Censis sugli italiani che potranno andare in vacanza parla di ben sei italiani su dieci che quest'estate la passerà tra le proprie mura domestiche. L'istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964, infatti, ha diramato oggi i risultati della sua ultima fatica statistica, quella appunto dedicata alle vacanze degli italiani. Più della metà a casa – Il primo dato che balza all'occhio è quello riguardante gli italiani che faranno le valigie: secondo l'indagine, solo il 42% ha già in tasca lo stradario, mentre per il 58% di ferie non se ne parlerà proprio. Tra chi potrà staccare dalla routine e godersi le vacanze, solo il 17,5% andrà all'estero, mentre i rimanenti hanno scelto le spiagge, le montagne e le bellezze artistiche del Bel Paese. A partire sono soprattutto i giovani (18-34 anni: 53,6%), meno gli anziani (65 anni e oltre: 37%); viaggiano di più quelli del nord, soprattutto i residenti del Nord-Ovest (54,8%) e del Nord-Est (42,6%), mentre al Sud la percentuale si ferma al 30,8%. Un dato che dipende molto dal fatto che gli italiani si sentono attratti dal sud, meta prediletta per molti vacanzieri italiani. Vacanze mini – Ovviamente il livello economico delle famiglie è determinante: se solo il 17,9% di quelle con redditi bassi si permetterà una vacanza, il dato sale al 46,1% tra il ceto medio e al 69,9% tra quanti dispongono di redditi elevati. A tal proposito, le famiglie meno agiate puntano sulle vacanze brevi entro i confini nazionali: si passa dal 18,1% al 23,6%, mentre le vacanze lunghe calano dal 16,7% all'11,5%. "Rispetto alla scorsa estate – si legge nella ricerca –, c'è la tendenza a ridurre la durata del soggiorno, sia per i viaggi in Italia che all'estero".

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