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Rifiuti. Si accelera per l'inceneritore di Napoli Est

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La task force punta a pubblicare il bando entro 30 giorni. Intanto proseguono le proteste dei cittadini

Roberto Amaglio
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I rifiuti di Napoli arriveranno presto sui banchi degli specialisti comunali partenopei. La prossima settimana, infatti, è prevista la prima riunione della task force incaricata di accelerare le procedure di avvio del termovalorizzatore di Napoli est. La task force, innanzitutto, incasserà la consegna dei suoli. "A giorni è attesa l'atto notarile con cui la regione Campania delibera il trasferimento dei suoli al comune - ha affermato l'amministratore delegato di Asia Napoli, Daniele Fortini -. Fra un mese verrà pubblicato il bando per raccogliere la manifestazioni di interesse dei soggetti che entreranno a far parte della società mista Neam (costituita a febbraio 2009) e che sarà incaricata con Asia Napoli della costruzione e della gestione del termovalorizzatore. Per le offerte ci sarà tempo 90 giorni e nel frattempo contiamo di avviare un percorso con il ministero dell'Ambiente sulle tappe per arrivare rapidamente all'autorizzazione dell'impianto". Quanto alla situazione dei rifiuti a Napoli, l'ad di Asia sottolinea. "La città è pulita: la crisi, durata 48 ore per ora è finita, ma occorre proiettarsi sul futuro con interventi coordinati e urgenti. La discarica di Chiaiano ha una capienza di circa 160 mila tonnellate e dipende dalla mole dei conferimenti, la durata residua dell'impianto che ad oggi smaltisce 850 tonnellate. Stesso discorso per Terzigno: mancano circa 200 mila tonnellate all'esaurimento dell'impianto. Ma i conferimenti qui raggiungono le 1800 tonnellate giornaliere". A proposito di Terzigno, è stata un'altra notte di tensione nel quartiere di Napoli, dove la popolazione ha continuato a protestare contro l'apertura di una seconda discarica. Un gruppo di cittadini ha inscenato un sit in lungo via Panoramica mentre altri manifestanti si sono ritrovati in via Zabatta in via Cavour per attuare dei blocchi stradali, rallentando così notevolmente il transito degli autocompattatori diretti alla discarica 'Sari'. I mezzi - circa 130 autocompattatori che erano pronti già da mezzanotte - hanno raggiunto lo sversatoio solo poco dopo le 3:30. Intanto non è solo la società mista Neam a guardare verso i termovalorizzatori. La procura di Napoli, infatti, ha deciso giovedì 7 ottobre di aprire un'inchiesta sul termovalorizzatore di Acerra, il cui funzionamento attuale è pari al 33% del suo potenziale. Una situazione talmente paradossale che gli inquirenti verificheranno se le caratteristiche dell'impianto corrispondano a quelle previste nel del bando di gara per quanto riguarda le emissioni, la qualità e la quantità dei rifiuti bruciati.

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