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Coronavirus: Unioncamere Veneto, 27% imprese ha sospeso la produzione (2)

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(Adnkronos) - L'impatto negativo si manifesta in prevalenza sul fronte degli approvvigionamenti con risultati che assumono questa polarizzazione: un terzo delle imprese segnala al momento una contenuta contrazione degli acquisti da Cina e Sud-Est asiatico (entro il -10%); all'opposto, un altro 27% di imprese evidenzia flessioni degli approvvigionamenti anche superiori al 20%. Per quasi 1 azienda su 2 (46%) questa situazione perdurerà almeno fino a giugno 2020. Un 26% delle aziende è più pessimista perché guarda a un orizzonte di normalizzazione che troverà tregua solo entro il 2020.

Al momento risulta limitato il compensamento degli acquisti da altri mercati: solo il 18% delle imprese che dichiara un calo degli approvvigionamenti afferma di aver provveduto a diversificare i canali di approvvigionamento, anche a causa di peggiori condizioni di acquisto.

In questo scenario si evidenzia anche uno sparuto 3,9% delle imprese intervistate (in termini assoluti sono 112 imprese) che da quando è scoppiata l'emergenza “Coronavirus” dichiara di aver registrato un aumento degli ordini che sono direttamente collegabili a richieste di aziende che prima lavoravano con il mercato cinese e/o con il Sud-Est asiatico. I settori più interessati dalla crescita degli ordini risultano l'industria dei metalli, le macchine elettriche ed elettroniche e l'occhialeria.

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