Lavoro: Orienta, parte Nord chiama Sud per giovani disoccupati
Roma, 19 nov. (Labitalia) - "Parte 'Nord chiama Sud', il progetto promosso da Orienta, una delle principali agenzie per il lavoro italiane, che si propone di far incontrare le richieste di lavoro delle aziende del Nord Italia, collocate soprattutto in quelle aree che offrono molte opportunità di lavoro con grandi difficoltà nel trovare candidati, con i giovani disoccupati e in cerca di lavoro del Mezzogiorno d'Italia disponibili a muoversi". E' quanto si legge in una nota di Orienta. "Il principio è semplice: siamo nell'epoca del lavoro senza confini - spiega - e della mobilità professionale e il lavoro si cerca, e si trova, dove c'è. Perché non far incontrare, allora, le tante richieste di lavoro delle aziende del Nord che non riescono a trovare candidati disponibili in base al reale fabbisogno con chi è disoccupato o in cerca di lavoro nelle regioni del Sud? Per entrambi, si tratta di un'opportunità". "Le aziende - continua la nota - che lamentano carenza di manodopera e professionalità disponibili sul mercato del lavoro sono concentrate soprattutto nelle regioni del Nord Italia. Sono numerose le associazioni industriali locali che lamentano la mancanza di figure disponibili a fronte di numerose offerte di lavoro. Si pensi all'allarme lanciato dal presidente della Confindustria di Cuneo e condivisa dalla Confindustria di Trento e da molte associazioni d'impresa del Nord Italia. Solo a Cuneo, per esempio, nel 2017 le aziende hanno evidenziato la necessità di assumere circa 40 mila nuovi lavoratori, di cui: 19% addetti agli impianti e ai macchinari, 18% operai specializzati, 11% tecnici specializzati. Figure difficili da trovare nel mercato del lavoro locale. L'esempio di Cuneo rispetto a diverse figure lavorative è estendibile a tante al province del Nord Italia". "Per contro - sottolinea - i tassi maggiori di disoccupazione sono concentrati soprattutto nelle regioni del Sud, dove ci sono territori in cui la disoccupazione giovanile sfiora il 60%. L'iniziativa Nord chiama Sud ha lo scopo di mettere in relazione questi due mondi, queste due esigenze, con l'intento di trasformare le reciproche difficoltà in reciproche opportunità, per le aziende e per i lavoratori. Creare un unico network del lavoro nazionale in cui far incontrare le offerte di lavoro del Nord Italia con le disponibilità dei giovani disoccupati del Sud. Dal punto di vista operativo, consiste in un sistema di incrocio tra le offerte di lavoro delle aziende del Nord clienti di Orienta su specifiche figure difficili da reperire nel territorio e le disponibilità dei candidati giovani delle regioni del Sud iscritti nel data base dei curricula vitae dell'agenzia per il lavoro". La prima sperimentazione è partita in Emilia Romagna in cui i settori più coinvolti riguardano la meccanica (ingegneri meccanici e periti, disegnatori progettisti, operatore cnc, montatori meccanici, carteggiatori, lucidatori, verniciatori); l'area elettrica ed elettronica (ingegnere elettrotecnico e dell'automazione, assemblaggio e collaudo schede elettroniche, manutentori elettrici); area informatica (ingegnere informatico, sviluppatore software, programmatori web); area logistica (magazzinieri, carrellisti, retrattilisti, addetti al confezionamento e imballo). In questi ambiti sono già stati attivati diversi contratti di lavoro tramite l'iniziativa 'Nord chiama sud'. A breve il progetto si estenderà a tutte le altre regioni del Nord e sarà supportato da un servizio di facilitazione del percorso dei candidati di ingresso nelle aziende. L'obiettivo è coinvolgere entro il 2019 circa 1.000 ragazzi. "La mobilità - spiega Giuseppe Biazzo, amministratore delegato Orienta spa - è uno degli aspetti che più caratterizza il moderno mercato del lavoro. Il mondo del lavoro dei nostri giorni non ha più confini e il lavoro si cerca e si trova dove c'è. La disponibilità a muoversi, quindi, è uno dei fattori chiave per trovare lavoro. Il moderno concetto di mobilità professionale è parte qualificante della mentalità di moltissimi nostri giovani che sono sempre di più abituati a studiare, fare esperienze e trovare lavoro in città e paesi diversi con la possibilità, poi, di ritornare nella terra di origine. I ragazzi della generazione Z sono davvero 'figli del mondo'. In questo nuovo contesto si colloca il progetto Nord chiama Sud con l'intento di facilitare questo processo di mobilità professionale mettendo in relazione le aziende che offrono lavoro di un determinato territorio con i giovani disoccupati di altri territori più svantaggiati".