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La felicità rende egoisti

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Studio di un'università australiana: chi è contento è più incline a pensare a sé

francesca Belotti
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La felicità porta fortuna e fa bene alla salute, ma ha anche dei lati negativi: rende egoisti, più inclini a pensare a sé e a mantenersi il proprio orticello felice senza dare spazio a “intromissioni” esterne. A rivelarlo è uno studio effettuato dallo psicologo Joe Forgas della University of New South Wales a Sydney, e pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology. Numerosi studi sono stati condotti sulla felicità ed è ampiamente dimostrato che essere felici fa bene alla salute. Però in passato si era anche dimostrato che il buon umore rende meno attenti e più creduloni, insomma la persona allegra ha la classica “testa tra le nuvole”. Gli psicologi hanno condotto diversi esperimenti su gruppi di studenti. Nel primo hanno indotto in loro buono o cattivo umore (con uno stratagemma che consisteva nel dire loro che avevano rispettivamente alte o scarse capacità cognitive). Dopo aver influenzato il loro umore ed avendolo misurato con dei questionari ad hoc, gli esperti hanno dato loro 10 biglietti della lotteria e detto che potevano tenerseli per sé o decidere di darne qualcuno a qualche studente universitario. Ebbene i più felici preferiscono tenere tutti i biglietti per sé, quelli di cattivo umore li donano più volentieri.

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