Il decreto sicurezza "è uno sfregio giuridico che ci porta più indietro dei tempi del Codice Rocco". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo in Aula nel corso dell'esame e delle votazioni degli ordini del giorno al provvedimento. Schlein, rivolgendosi a maggioranza e governo, ha quindi ironizzato: "vi siete superati: dopo quanto visto con il decreto rave, il decreto Cutro e il decreto Caivano, non pensavamo poteste fare peggio. Ma ci siete riusciti e questo decreto è uno strappo istituzionale". La leader dem ha ricordato come al tema della sicurezza siano stati dedicati "14 mesi di discussione" ma che nonostante ciò, all'improvviso, "avete scelto poi la scorciatoia per risolvere i vostri problemi politici interni. Non si è mai visto - ha proseguito - che un ddl quasi al termine dell'iter venisse trasformato in decreto anche per aiutare Salvini per il suo Congresso".
Schlein ha poi stigmatizzato l'introduzione di "ben 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti. Se lo stesso impegno lo aveste messo sulla sanità - ha detto - avreste risolto il problema delle liste di attesa". Critiche anche sulla modalità decisa per l'iter con la decisione "di far approvare il decreto con il favore della notte, non consentendo una discussione nonostante gli emendamenti fossero già stati decurtati, e ponendo la fiducia: questa - ha sottolineato - è un'arroganza pericolosa come pericolosa è quella misura sul blocco stradale che può colpire studenti che manifestano per il loro futuro o operai che lottano per il lavoro addirittura prevedendo una detenzione da 2 a 6 anni".
"Qual è il mondo che avete in mente? Quello in cui i bambini devono seguire le madri in carcere? Questo provvedimento - ha quindi concluso - manca completamente di qualsiasi misura di prevenzione, rieducativa" e "tutti questi nuovi reati non espleteranno alcuna funzione di deterrenza. La verità è che queste norme hanno una sola idea: quella di non disturbare il manovratore, cioè voi. Ma di questo sarete chiamati a rispondere agli elettori e noi resteremo qua a vigilare".