Walter: Pd sia maggioritario
"Ma io non ci torno"
Walter Veltroni torna a parlare al popolo democratico nel teatro Capranica, dove è stata organizzata la kermesse voluta dallo stesso ex segretario del Pd in occasione del secondo anniversario del suo discorso al Lingotto. Ad accoglierlo uno striscione benaugurate, “Bentornato Walter”, ma è proprio Veltroni a fugare qualsiasi dubbio: nel partito non ci torna, ma comunque vuole dire la sua. Accanto a lui c'erano Massimo Calearo e Achille Serra, trascinati in politica da Walter in quello che doveva essere il Pd riformista e a contatto con il mondo imprenditoriale, come aveva lasciato intendere la candidatura di Calearo. Un'esperienza naufragata, ma la sfida riformista rimane. “L'Italia ha bisogno di stabilità”, ha detto Veltroni. E “abbandonare il bipolarismo” per tornare “ai governi di coalizione che fanno i partiti dopo il voto” significa soltanto “imboccare la strada dell'inferno”. In questo senso “il rifiuto del bipolarismo è la tomba del riformismo”. Non mancava la pasionaria Debora Serracchiani, che ieri ha ufficializzato l'endorsement per la corsa di Franceschini nelle primarie di ottobre. “L'ambizione giusta per il Pd è la vocazione maggioritaria: o c'è la vocazione maggioritaria nel Pd o non c'è il Pd”, ha proseguito Veltroni. Per il quale è “paradossale” che a due anni dall'appuntamento del Lingotto, si metta ancora in discussione la vocazione del partito.