Calderoli: "Il voto anticipato
farebbe sfumare le riforme"
«Credo chesarebbe assurdo pensare a elezioni anticipate in questo momento dopo cheabbiamo stabilizzato i conti pubblici, ci accingiamo ad emanare i decreti peril federalismo e stiamo affrontando le riforme costituzionali». Lo ha dettoRoberto Calderoli intervistato da 'Mattino5' da Maurizio Belpietro. «Sarebbeveramente pazzesco - ha aggiunto il ministro per la Semplificazione -rinunciare a tutto questo anche perché questa legislatura deve esserecostituente oppure non si farà mai più nulla». Quanto al possibile dialogo conil Pd sulla giustizia, l'esponente leghista ha sostenuto che esso vieneimpedito dalle prossime elezioni regionali che hanno un grosso peso politico:«La vera faccia del Pd riformatore non si vedrà prima delle regionali». Regionali, accordo vicino - L'accordo nel centrodestra perle candidature alle prossime Regionali «deve essere ancora definitonell'incontro conclusivo, ma io credo che potrebbe essere già questa settimanao la settimana prossima». Lo dice il ministro per la Semplificazione ecoordinatore delle segreterie della Lega RobertoCalderoli, ospite di Maurizio Belpietro a 'La telefonata' su Canale 5. L'esponente del Carroccioconferma la volontà che sia un esponente del suo partito a correre per lapresidenza di Veneto e Piemonte, «una richiesta equilibrata rispetto ai votiche abbiamo preso alle elezioni europee. Abbiamo i candidati per poter vinceree credo il risultato sia quello che conta veramente» Quanto alla Lombardia,«fino adesso mi sembra che l'orientamento sia nella riconferma di Formigoni,c'è stato un sostanziale via libera anche da parte di Bossi, poi è chiaro chec'è da raggiungere un accordo complessivo in cui rientra anche la Lombardia». Questione immigrati – Il ministro parla anche dellaquestione immigrati, anche alla luce delle dichiarazioni effettuate sabato dalpresidente della Camera Gianfranco Fini, che ha definito “stronzo” chidiscrimina gli stranieri. Calderoli torna sul problema ‘voto agli immigrati' eribadisce che “neppure gli interessati chiedono il diritto al voto e lacittadinanza, sono più interessati alla loro vera integrazione, che vuol direlavoro, la scuola per i loro figli, ma non c'è oggi possibilità di dare lavoroa troppa gente, visto che abbiamo una crisi che mette in discussione anche illavoro per la nostra, quindi ragioniamo con estrema prudenza e saggezza”. Quantoall'atteggiamento di Fini, Calderoli lo definisce “incomprensibile. L'immigrazione- ha sottolineato il ministro della Semplificazione - costituisce un importanteproblema. Con la legge Bossi-Fini abbiamo introdotto il principio con il qualegli immigrati vengono a lavorare in rapporto alle quote che noi stabiliamo enon a fare i delinquenti. Le norme approvate sembrano funzionare perché oggi èpossibile espellere chi entra clandestinamente nel nostro territorio». Secondol'esponente della Lega Nord, «neppure gli immigrati chiedono la cittadinanzaperché sono più interessati al lavoro o alla scuola per i loro figli. Lo stessoAltero Matteoli ha detto che le iniziative di Fini sull'immigrazione sono solosue e non di An”. Caso Tremonti - Nella polemica innescata dalledichiarazioni di ieri del ministro della Pubblica amministrazione RenatoBrunetta, “sto dalla parte della linea del governo che abbiamo seguito fino adoggi”, ha risposto Calderoli alla domanda postagli da Belpietro. . “Noi per 20anni siamo stati la pecora nera in Europa dal punto di vista economico e grazieall'allegra politica della prima Repubblica che ci ha dato il più altro debitopubblico europeo e il terzo al mondo”, prosegue, e “per la prima volta con lalinea di questo Governo e del ministro Tremonti siamo usciti dai tredicipeggiori e siamo a metà classifica e addirittura Tremonti si è classificato alquinto posto dei ministri economici. Quindi credo che questa politica abbiapagato, una linea politica anche del rigore ma è quella che più ha premiato inun momento di crisi”. Calderoli afferma poi che sarebbe «assurdo e pazzescopensare alle urne in questo momento”, perché le riforme “o le si fa in questalegislatura, che deve essere costituente, o non si farà mai nulla”. Province ed enti inutili – Ultima questione: gli entiinutili. “Andiamo ad eliminare tutti quegli enti intermedi che si sonofrapposti tra i Comuni e le Regioni”, ha sottolineato Calderoli, “e stiamoparlando di decine di migliaia di enti che non dovrebbero esistere. Se andiamocancellare qualche decina di migliaia di enti intermedi e lasciamo le 110Province, è assolutamente necessario che esista un punto di collegamento tra ilComune e la Regione. Nonimporta che ci siano 110 Province, l'importante che abbiano cose da fare e leavranno sopprimendo decine di migliaia di enti inutili”.