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Gheddafi: l'Italia non dà basi

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alla Nato contro la Libia

Albina Perri
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Tripoli - Se gli Usa volessero, in futuro, aggredire la Libia non potranno contaresull'appoggio delle basi presenti sul territorio italiano. Secondo quantoannunciato dal leader libico Muammar Gheddafi, il contenuto dell'articolo 4 del''Trattato di amicizia e cooperazione italo-libico'', firmato sabato scorso dalpremier Silvio Berlusconi e dal colonnello a Bengasi, prevede l'impegno delnostro Paese a non usare e non concedere l'uso delle basi sul suo territorioalla Nato e agli Stati Uniti, nell'ipotesi di una futura"aggressione" contro la Libia. E'stata dura, racconta il rais, ottenere questo impegno formale da parte dell'Italiache inizialmente voleva impegnarsi solo a "non compiere aggressioni controla Libia".Ma questo a Gheddafi non è bastato: ''Ciò di cui i libici volevano esseresicuri - ha sottolineato il leader - era che nè l'America nè la Nato avrebbero usato basi italianecontro la Libia".Dopo aver minacciato di non chiudere l'accordo e che le relazioni tra i duePaesi sarebbero state "ostili", alla fine l'Italia ha accettato. Ilpatto, comunque, è bilaterale. Il trattato italo-libico, nell'articolo 4, citache: "Nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l'Italianon usa e non permette di usare i suoi territori contro la Libia per ogni aggressionecontro la Libia,e la Libia nonuserà o permetterà di usare il suo territorio per ogni atto ostile control'Italia".

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