"Camorra dietro agli ultras"
Oggi vertice a Napoli
Il capo della polizia, Antonio Manganelli, è tornato sugli incidenti avvenuti domenica scorsa prima della partita tra Napoli e Roma: “Oggi ho inviato a Napoli il vice capo della polizia Nicola Cavaliere, capo della Criminalpol e il capo dell'anticrime, perché abbiamo ragione di ritenere che ci sia stata un'influenza della criminalità organizzata nella gestione dell'episodio di domenica, nella conduzione di questi incidenti, che stiamo identificando”. Manganelli ha fatto anche sapere di essere contrario a treni speciali per i tifosi che devono recarsi in trasferta: "Il governo passato ma anche quello attuale è contrario ai treni speciali, è contrario a tutto quello che può incentivare le trasferte delle tifoserie. Noi riteniamo che questi facinorosi, che hanno anche contaminato non solo la giornata di campionato ma un percorso virtuoso che si sta facendo, debbano essere identificati e puniti nelle forme che la legge prevede; è quello che stiamo facendo”. Della vicenda ha parlato anche Antonio Puglisi, questore di Napoli: Stiamo lavorando anche all'ipotesi che ci sia una presenza della criminalità organizzata tra i tifosi”. Oggi pomeriggio incontrerà il vice capo della polizia e il direttore centrale dell'anticrime, Franco Gratteri, per meglio chiarire la situazione. Parteciperanno anche il capo della Digos, Antonio Sbordone e il capo della Squadra mobile Vittorio Pisani. Manganelli ha poi aggiunto di avere "stretti contatti, sia polizia che carabinieri, con la procura di Napoli, che non a caso ha affidato alla Dda e non alla Procura ordinaria questo caso'' per ''pianificare le misure di contrasto non solo legate a questa vicenda ma a tutto quello che si sta facendo nell'ambito del contrasto alla criminalità mafiosa". ”Sabato e domenica scorsi sono state due giornate che non hanno fatto registrare nessun incidente. Senz'altro un record dal momento dell'omicidio dell'ispettore Raciti", ha proseguito il capo della polizia che ha sottolineato: "C'è stato questo episodio di intemperanza di un folto gruppo di facinorosi napoletani".