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Val di Susa, i "No Tav" bloccano i tecnici

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Gli addetti incaricati ai sondaggi erano scortati dalle forze dell'ordine. I manifestanti: "Non cediamo"

Maria Acqua Simi
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È ancora caos in Val di Susa, per la protesta dei "No Tav". I tecnici della Ltf, la società incaricata di effettuare i sondaggi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, si sono presentati, poco dopo le 6,30, all'autoporto di Susa, uno dei 91 siti scelti per effettuare i sondaggio geognostici. Scortati dalle forze dell'ordine, hanno chiesto di potere accedere all'area prescelta che da sabato scorso è presidiata dai Not Tav.  Ma il portavoce dei manifestanti, Alberto Perino, ha risposto negativamente: «Non siamo disponibili a farvi entrare, non cederemo». Alcuni esponenti delle forze dell'ordine hanno fatto presente ai manifestanti le eventuali conseguenze, civili e penali, del loro comportamento ma i manifestanti non hanno fatto marcia indietro ed hanno rilanciato: «Ovunque andrete in Valle Susa noi saremo ad aspettarvi».  Questa volta, però, il confronto si è svolto senza scontri con le forze dell'ordine, con un dialogo civile. I manifestanti, circa 2-300 persone, hanno successivamente intonato alcuni cori, tra cui il "Sarà dura", che da sempre contraddistingue le loro prese di posizione.

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