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Crolla palazzina, muoiono due sorelle, salvo il fratellino

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La tragedia a Favara, a pochi chilometri da Agrigento

Albina Perri
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Due bambine sono morte, il maschietto invece si è salvato. La famiglia Bellavia, di Favara, a pochi chilometri da Agrigento, è distrutta. Stamattina all'alba è crollata la palazzina in cui abitavano. Mamma e papà sono riusciti a mettersi in salvo, i piccoli invece sono rimasti tutti sotto i detriti. Li hanno estratti vivi, scavando con le mani, ma due non ce l'hanno fatta. La bimba più piccola era riuscita a mettersi in contatto con il padre, chiamandolo al cellulare, e riaccendendo così le speranze di riuscire a salvarli. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Sono morte Marianna, di 14 anni, e Chiara di 4. Sopravvissuto Giovanni, 12 anni. Sulle cause della tragedia non ci sono ancora certezze: "La zona è fatiscente e potrebbe trattarsi di un crollo strutturale. Anche perché non si sono sentite esplosioni" dice, a Sky Tg24 il tenente Gabriele Treleani, comandante dei carabinieri di Favara. La situazione è "particolarmente grave" e c'è anche il pericolo di ulteriori crolli. La famiglia aveva  presentato richiesta per ottenere una casa popolare ma senza alcun esito. Una sorella della mamma dei bambini, spiega che la famiglia aveva  presentato richiesta per ottenere una casa popolare ma senza alcun esito. La palazzina, infatti, aveva numerose cedimenti strutturali e infiltrazioni di acqua. Alcune case vicine a quella crollata sono state fatte evacuare. La procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sul crollo. Una delle ipotesi di reato formulate dai magistrati è quella di disastro colposo. I fatti -  "Stavo chiamando i miei figli per andare a scuola, quando tutto ci è crollato addosso. Abbiamo perso tutto, le nostre figlie, povera la mia famiglia". E' l'immagine che ritorna ossessiva nella testa di Giuseppe Bellavia, il padre delle due bimbe morte nel crollo della loro casa in piazza del Carmine, a Favara (Agrigento). Quando l'edificio si è sbriciolato Marianna, Giovanni e Chiara Pia Bellavia, rispettivamente di 14, 11 e 4 anni, stavano ancora dormendo. La casa è crollata quasi piegandosi su un lato, ecco perchè Giuseppe e la moglie Giuseppina Bello sono rimasti pressochè illesi, mentre le macerie hanno sepolto la zona dove vi erano le camere da letto dei ragazzi. Il crollo è avvenuto poco dopo le 7. Le cause sono quasi certamente dovute a un cedimento strutturale dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana. La palazzina era fatiscente, come altri edifici del centro storico in parte evacuati. Le cause sono quasi certamente dovute a un cedimento strutturale dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana. La palazzina era fatiscente, come altri edifici del centro storico. "Pensavamo a un terribile terremoto", ha detto un geologo che ha assistito alla scena. "Noi avevamo chiesto un alloggio popolare - aggiunge l'uomo, insieme ai suoi parenti, tutti radunatisi tra il reparto di Pediatria del San Giovanni di Dio di Agrigento, dove è ricoverato Giovanni, e l'obitorio dove si trovano le due sorelline - ma non ci hanno ascoltati".    Il boato ha scosso il centro storico di Favara e immediatamente sono stati attivati i soccorsi. Chi è giunto per primo sul posto - alcuni vicini prima, poi i vigili del fuoco, carabinieri in borghese e alcuni operatori ecologici - ha cominciato a scavare a mani nude. E' passato poco tempo e sotto le macerie è stata trovata Marianna, 14 anni, studentessa alla scuola Media Mendola Vaccaro di Favara. La ragazza è stata trovata morta. Nel frattempo Giuseppe Bellavia ha rifiutato di farsi trasportare in ospedale ed ha chiamato al cellulare il figlio Giovanni di 11 anni che da sotto le macerie ha risposto aiutando i soccorritori a individuarlo. Forse questo ha fatto sì che fosse localizzato in tempo, estratto dalle macerie a trasportato d'urgenza al San Giovanni di Dio di Agrigento dove è stato ricoverano in prognosi riservata nel reparto di Pediatria, ma non corre pericolo di vita. In ospedale c'è anche la madre, Giuseppina Bello, con lievissime ferite. Ma la tragedia ha assunto proporzioni ancora più pesanti quando da sotto le macerie è stata estratta la piccola Chiara Pia, di appena 4 anni. Sembrava fosse ancora in vita, ma le manovre rianimatorie del personale del 118 giunto sul posto sono state inutili. La piccola è purtroppo morta prima ancora di essere portata in ospedale.

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