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Frattini sta con la Libia

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Appello perché "si superi l'attuale impasse"

Maria Acqua Simi
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Il ministro Frattini, in una nota rilasciata dalla Farnesina, ha fatto capire senza troppi giri di parole di stare dalla parte della Libia. Lo stop al rilascio dei visti da parte della Libia per l'ingresso di viaggiatori provenienti dall'area Schenghen avvenuto dopo il varo di una "lista nera" da parte della Svizzera di persone non gradite sul suolo elevetico fra cui il leader di Tripoli Gheddafi, preoccupa le diplomazie europee. Così "Italia e Malta rivolgono un appello alla Svizzera affinché acceleri la negoziazione per un accordo con la Libia e abolisca la lista dei nomi inseriti nel sistema informativo di Schengen diffusa nei giorni scorsi". È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Farnesina al termine del colloquio tra i ministri degli Esteri italiano, Franco Frattini, quello libico, Mousa Kousa e quello maltese, Tonio Borg. "I ministri si sono riuniti stamane - continua la nota - per affrontare il tema della crisi dei visti Schengen come conseguenza del contenzioso elvetico-libico, in vista dell'incontro previsto per domani del capo della diplomazia libica con la presidenza spagnola dell'Ue e delle prossime scadenze comunitarie. Nel corso dell'incontro è stata auspicata una rapida soluzione del contenzioso e sono state scambiate idee in proposito. L'Italia - conclude il comunicato - ha invitato la Libia ad adoperarsi per superare il problema del blocco dei visti Schengen per tutte le Parti del Trattato, tenendo conto degli sforzi che si stanno profondendo - in primis da parte italiana e maltese - per superare l'attuale impasse".

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