Cerca
Logo
Cerca
+

Pd e Idv si rompono sul Colle

default_image

Di Pietro chiama alla rivolta di piazza contro Napolitano, ma i democratici non ci stanno

Albina Perri
  • a
  • a
  • a

Pd e Idv si rompono sul Colle. La manifestazione di piazza chiamata a gran voce da Di Pietro, infatti, non sarà condivisa dal Pd se dovesse trasformarsi in una manifestazione contro il capo dello Stato. Il Pd non può permettersi di perdere la fiducia di Napolitano, né può attaccare l'uomo che ha scelto e che ha sempre apprezzato. L'imbarazzo a sinistra, insomma, è forte. Di Pietro insiste, e chiede ai suoi "amici" del Pd coerenza, ma loro sulla linea anti Napolitano non ci stanno. Enrico Letta, viceseretario democratrico, ha detto infatti che su questo punto il Pd p perfino pronto a rompere il fronte delle opposizioni: "Dobbiamo stare uniti, però se quella sarà una piazza contro Napolitano non sarà la nostra". Del resto, avverte, "ancora non è stato deciso quante e dove saranno le piazze che protesteranno contro questo scempio del governo". Quanto all'ipotesi di impeachment contro il capo dello stato avanzata da Di Pietro, "credo - opserva Letta - che quelle siano parole cui non seguiranno fatti e confido che lui tornerà sui suoi passi". Violante: "Il Presidente della Repubblica non si approva, nè disapprova,  si rispetta e basta" Anche per Violante la piazza anti capo dello Stato non funziona: i l presidente della Repubblica "ha agito nel pieno dei suoi poteri. Per questo  motivo le dichiarazioni di Di Pietro sono fuori da gni ragionevolezza. Di Pietro a volte parla a vanvera", ha detto a ilsussidiario.net. "Il Presidente della Repubblica non si approva, nè disapprova,  si rispetta e basta. La via scelta dal governo è, a mio avviso  sbagliata, ma non parteciperei mai a una manifestazione contro il Capo dello Stato", conclude Violante. Napolitano  ha risposto alle polemiche dicendo che «Al di là di ogni differenza di modi di pensare e di posizioni politiche, è profonda tra le italiane e gli italiani la condivisione di quel patrimoni di valori e principi che si racchiude nella Costituzione repubblicana a coronamento di una lunga e travagliata esperienza storica». Di Pietro, da parte sua, non molla: non accettiamo lezioni dal Pd, dice.  "Gli amici del Pd, a cominciare da Bersani e Letta, abbiano il coraggio di riconoscere che il Capo dello Stato ha avallato con la sua firma un comportamento illegittimo e anticostituzionale del governo. Un decreto legge inutile, perchè la magistratura avrebbe potuto, come poi si è verificato, risolvere la questione senza alcun aiuto". "Per questo - prosegue - diciamo che il Presidente della Repubblica non è stato arbitro, ma si è messo alla stregua del giocatore. Non sono io che ho permesso di far nascondere il governo dietro il Colle, è stato lo stesso Presidente Napolitano che si è messo a ruota del Pdl, mortificando la sua funzione e il suo ruolo. E su questa vicenda - conclude il leader Idv - caro Bersani, non accettiamo lezioni e andremo direttamente dagli elettori a chiedere conto dell'operato di un governo golpista e di chi ha messo la firma e la faccia su questo vergognoso provvedimento".

Dai blog