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Google, vince la censura cinese

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La stampa asiatica annuncia la chiusura del motore di ricerca nel Paese entro il 10 aprile

Eleonora Crisafulli
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Per il momento è solo un'indiscrezione, non confermata, ma neanche smentita. Google potrebbe lasciare la Cina il 10 aprile. Ad annunciarlo è il quotidiano di Shanghai China Business News (Cbn), secondo cui il colosso di Mountain View definirà entro il prossimo lunedì i dettagli della sua uscita dal Paese e le disposizioni sul personale cinese. La portavoce di Google in Cina, Marsha Wang, non ha voluto commentare l'indiscrezione, ma dopo le denunce del motore di ricerca sulla censura e i cyberattacchi cinesi la possibilità di una ritirata si fa sempre più concreta. Lo scorso gennaio Google ha denunciato alcuni attacchi informatici contro i conti di posta elettronica dei suoi clienti, in paritcolare dei dissidenti cinesi. Per tutta risposta la società americana ha rimosso i filtri presenti su Google.cn, censurato dal 2006 in accordo con le autorità cinesi, e ora minaccia di chiuderlo. Secondo il quotidiano "Financial Times" la decisione è già stata presa e la compagnia starebbe  studiando un modo per non danneggiare i suoi dipendenti cinesi, che sono alcune centinaia. 

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