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Di Pietro: "Senza di noi il Pd non va da nessuna parte"
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Ma l'ex pm perde in casa. A Montenero di Bisaccia la candidata Idv indietro di 10 punti
Il centrodestra "vince in Piemonte; vince il Lazio, nonostante non si presenta a Roma; vince in Campania; vince in Calabria: smettiamola di dire 7-4, 3-5, 3-6, questa tornata se la aggiudica il centrodestra". Lo riconosce perfino Antonio Di Pietro. L'abbraccio letale di tonino a Pierluigi Bersani, d'altra parte, è sempre più soffocante. "Senza di noi il centro sinistra non va da nessuna parte - ha tuonato l'ex pm all'edizione del Tg3 delle 19 - l'Italia dei valori con il voto delle Regionali dimostra di rappresentare la differenza che può portare il centrosinistra al governo alle prossime elezioni ". Com'è andato il partito di Di Pietro? Salvo a Montenero di Bisaccia, suo paese natale, dove la candidata Idv, Margherita Rosati, è indietro di 10 punti sul rivale Pdl Nicola Travaglini per la poltrona di sindaco, per il resto il Tonino nazionale ha strappato buoni risultati un po' ovunque. Berlusconi aveva detto che non voleva più vedere Di Pietro e l'Idv; noi abbiamo dimostrato di essere una forza trainante per la coalizione con l'obiettivo di dar vita a un governo che pensi al Paese e non solo agli interessi individuali del presidente del Consiglio. In base alle ultime proiezioni, in Lombardia l'Idv ha il 5,78%; in Lazio 10,48%; in Piemonte 7,16%; in Veneto 5,68%; in Campania il 6,68%; in Puglia l'8,87%; in Emilia il 6,40%; in Umbria l'8,29%, nelle Marche il 9,21% e in Basilicata l'11,48%. Non è andato male neppure il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Filippo Callipo, che ha preso per ora il 7,33%. In Calabria l'Idv ha scelto di scendere in campo da sola, staccandosi dal Pd, in polemica con la candidatura di Agazio Loiero. La stretta sul Pd - "L'Idv ha dimostrato di essere un partito ormai radicato nel territorio con cui bisognerà fare i conti. Oggi assumiamo l'impegno per costruire la coalizione di domani" ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commentando i dati delle elezioni regionali. "Siamo passati - spiega - dall'1% delle scorse regionali all'8-9%, dimostrando di essere la differenza che può portare la coalizione di centrosinistra a vincere alle prossime Politiche. Ora serve una rinnovata unità ed un nuovo impegno per costruire la coalizione di centrosinistra, come ha stabilito il nostro congresso con una decisione della quale io sono orgoglioso. Idv non ha solo confermato il dato delle Europee ma lo ha anche potenzialmente migliorato in una realtà in cui bisognava fare una scelta di campo. Berlusconi aveva detto che non voleva più vedere Di Pietro e l'Idv; noi abbiamo dimostrato di essere una forza trainante per la coalizione con l'obiettivo di dar vita a un governo che pensi al Paese e non solo agli interessi individuali del presidente del Consiglio". "Fino ad ora - ha concluso - il governo Berlusconi ha solo pensato a ingannare i cittadini ed a lavorare per gli interessi del presidente del Consiglio". Di Pietro versus Grillo - La vittoria o la sconfitta dell'una o l'altra coalizione alle regionali "non si può imputare" alle formazioni che si rifanno a Beppe Grillo, dice DiPietro. Che però rosica un po' per il buon successo del movimento del comico. "Si tratta di un partito di protesta - afferma il leader Idv riguarda al Movimento 5 stelle- che io rispetto e non criminalizzo, ma il mio compito è recuperare quella protesta".
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