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'Ndrangheta: 26 arresti nel Reggino

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Tra loro anche un assessore ai lavori pubblici

Massimiliana Parigi
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Stamane nel Reggino, nel corso di un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, sono state eseguite 26 ordinanze di custodia cautelate emesse dal Gip di Reggio Calabria nei confronti di membri della cosca Rodà, indagati a vario titolo  per associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Tra le 26 persone arrestate compare anche l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Condofuri, Filippo Rodà di 55 anni, appartenente all'omonima cosca. Secondo gli inquirenti Rodà sarebbe stato eletto grazie all'appoggio della criminalità organizzata. L'appoggio dato all'assessore pare sia stato così forte da permettergli di costringere il sindaco della cittadina a conferirgli la delega ai lavori pubblici al fine di controllare gli appalti. Tutti i soggetti colpiti dall'ordinanza risiedono nei comuni di Condofuri e San Lorenzo, e risultano affiliati alla cosca Rodà-Casile. Secondo quanto emerge dalle prime indagini, l'organizzazione era profondamente radicata nel territorio reggino attraverso l'imposizione del racket delle estorsioni a carico degli operatori economici del comprensorio, l'aggressione degli appalti pubblici promossi dal Comune di Condofuri e il traffico di armi e munizioni. La cosca inoltre condizionava pesantemente le decisioni dell'amministrazione comunale di Condofuri in carica dal 2004 al 2009.

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