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Licenziato, tenta di uccidere datore di lavoro

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Tragedia sfiorata al supermercato: l'arma si inceppa

Tatiana Necchi
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A Pellaro, Reggio Calabria, un uomo ha tentato di uccidere il suo datore di lavoro, che l'aveva licenziato. Si tratta di Fortunato Pannestrì, 35 anni con precedenti penali, che era stato da poco licenziato dal supermercato per cui lavorava. La disperazione per la perdita lo ha spinto a un gesto folle: ha estratto l'arma dal cassetto e dalla sua abitazione si è diretto nell'ex luogo di lavoro. Lì si è trovato faccia a faccia con il direttore del supermarket e ha tentato di sparagli. La vittima è viva grazie ad caso fortuito: l'arma, una pistola semiautomatica calibro 7,65, si è inceppata. Dopo l'aggressione, Pannestrì si è diretto verso la sua autovettura posteggiata nel piazzale antistante il supermercato. In quel momento due poliziotti gli hanno chiesto di fermarsi. L'uomo ha estratto la pistola dalla tasca e l'ha puntata verso gli agenti. Sentendosi in trappola, ha tentato un altro gesto disperato: si punta l'arma alla tempia e minaccia di uccidersi. In quel momento gli agenti, colti da un attimo di distrazione del fermato, sono riusciti a disarmarlo e bloccarlo. L'arma è stata messa in sicurezza poiché aveva una cartuccia inceppata nella camera di scoppio. Dopo l'arresto l'uomo è stato perquisito: addosso e nella vettura sono state trovate altre cartucce. L'ex dipendente dovrà rispondere di tentato omicidio e porto abusivo per arma clandestina. Adesso si trova nella casa circondariale di Reggio Calabria.

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