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Porsche ammette difetti nella Panamera

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Per un problema alle cinture di sicurezza, l'azienda tedesca richiama in fabbrica gli 11.324 esemplari venduti

Roberto Amaglio
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"Nessun compromesso", dice rassicurante e con autorevolezza la presentazione del modello. E infatti senza alcun compromesso nè preavviso la Porsche ha annunciato in fretta e furia il richiamo in officina di tutti gli 11.324 esemplari già venduti della Panamera, la nuova quattroporte prodotta dalla casa sportiva tedesca. All'origine di tale motivazione un potenziale rischio sulle cinture di sicurezza, che ha convinto i vertici della società ad adottare questo tipo di provvedimento precauzionale. Una piccola battuta a vuoto, quindi, per l'infallibilità e l'affidabilità germanica, di cui il settore auto faceva spesso sfoggio. E pensare che la Panamera aveva iniziato la sua avventura sul mercato con i migliori dei presupposti: da quando è stata iniziata la produzione lo scorso mese di settembre, nel giro di tre mesi la lussuosa berlina quattroporte aveva già toccato quota 10000 esemplari ordinati, raccogliendo i favori di critica, appassionati e guidatori. Precedenti - c'è comunque da dire che la Porches si può consolare, in quanto di precedenti la storia automobilistica degli ultimi anni ne ha regalati tanti. Bersagliata in tal senso fu la Toyota e la sua Lexus GX, prima per dei problemi all'acceleratore e poi rimessa alla berlina per dei dubbi sulla sua sicurezza. Per quanto riguarda invece il mercato italiano, sono ancora freschi i 500 mila controlli avviati dalla FIAT nel mese di dicembre sui modelli Punto e Punto Abarth. In quel caso il problema riguardava la vite del piantone dello sterzo, in cui si riscontrata uno scorretto avvitamento.

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