Bossi: il sostituto di Scajola lo decide Silvio
Il leader del Carroccio: "Nessuna frattura nella maggioranza". Berlusconi tiene l'interim per qualche giorno
Berlusconi decide lui. Umberto Bossi frena così le lingue lunghe che vogliono un ministro leghista al posto dell'ormai ex Scajola. "Noi - ha spegato il leader della Lega - non siamo qui per i posti ma per i programmi, e per il federalismo. Vogliamo sentire i programmi, poi vediamo", ha aggiunto. Il premier si è preso qualche giorno per decidere, riaprendo dunque le danze. L'ipotesi della prima ora, il sottosegretario Romani, resta quindi ancora solo un'ipotesi. "Non vedo fratture nella maggioranza". ha detto poi Bossi, in Transatlantico, a chi gli chiedeva un pronostico sulla tenuta della coalizione di cui fa parte. "Siete voi - ha scherzato rivolto ai cronisti - che la volete, ma ripeto, non ci sono all'orizzonte fratture nella maggioranza di governo". Il caso Scajola, secondo Berlusconi, "ha creato un precedente pericoloso", perchè chiunque ora "potrà chiedere le dimissioni di un ministro". Il è andato al Quirinale per un colloquio con il Presidente della Repubblica. Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, mette in guardia: "Qualunque sia l'opinione di ciascuno sui comportamenti di Claudio Scajola, è evidente che il 'caso Scajola' rischia di essere una tappa di un percorso più ampio, un ingranaggio di una macchina che ha obiettivi più ambiziosi: colpire complessivamente l'azione della maggioranza". Sui nomi circolati per la successione, dopo la smentita di ieri di Giancarlo Galan, arriva oggi quella di Fabrizio Cicchitto: "Faccio il capogruppo e sto benissimo qui", "mi reputo più bravo nel dibattito politico che nei compiti di gestione". E Italo Bocchino mette le mani avanti sull'ipotesi di un ministro del Carroccio: "Non credo che ci siano le condizioni politiche. La Lega ha appena lasciato un importante ministero, proprio in seguito a un riequilibrio all'interno della compagine di Governo".