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Doppio colpo a camorra e mafia

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Sgominato l'accordo tra le due organizzazioni che imponevano il monopolio dei trasporti a commercianti e autotrasportatori di frutta

Eleonora Crisafulli
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Doppio colpo a camorra e mafia. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno scoperto una nuova e pericolosa alleanza tra i casalesi campani e la cosca catanese di di Nitto Santapaola, procedendo quindi all'arresto di circa una ventina di presunti affiliati ai Casalesi, gruppo capeggiato da Francesco Schiavone detto Sandokan, una dozzina di appartenenti ai clan Licciardi e Mallardo di Napoli, entrati in contrasto con i Casalesi e una mezza dozzina di esponenti del clan Santapaola, tra cui il reggente, cognato del boss, Giuseppe Ercolano. La cupola imponeva alle ditte che operano nell'ambito dei mercato ortofrutticoli del Centrosud un'unica ditta di trasporti, catanese, gestita da Ercolano, facendo impennare il prezzo di frutta e verdura fino al 200%. Nel mirino di mafia e camorra era finito anche il mercato di Fondi, ritenuto uno dei più importanti d'Europa. Per portare frutta e ortaggi da Fondi alla Sicilia la ditta di autotrasporti era sempre quella di Ercolano. A finire in manette è anche Paolo Schiavone, figlio di Francesco, attualmente in carcere, e cugino del boss "Sandokan". Il 27enne stava rientrando nel Porto di Napoli, a bordo di una nave da crociera, quando è stato arrestato, dopo una settimana di luna di miele. Per il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, quella di oggi è stata "una grande opoerazione contro il clan dei casalesi, ma non solo perché viene accertato un collegamento operativo tra i casalesi e Cosa Nostra nel settore del trasporto della frutta".

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