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Bertolaso: nessuna fuga anticipata

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Il capo della Protezione civile smentisce le voci sulle imminenti dimissioni: "Nessun abbandono improvviso. C'è ancora un piano da portare a termine"

Eleonora Crisafulli
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Giallo attorno al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Voci di corridoio avazano l'ipotesi di imminenti dimissioni, dopo il coinvolgimento nella vicenda giudiziaria sugli appalti per il G8 alla Maddalena e la delusione per una mancata archiviazione del caso. Le fonti ufficiali smentiscono catagoricamente: "Non c'è nessuna intenzione o possibilità che Bertolaso intenda lasciare il suo incarico a breve". A confermarlo sarebbero i numerosi impegni in agenda, a partire da quello in programma oggi a Monteacuto dove il Capo della Protezione civile si è recato per un sopralluogo sulla frana. D'altra parte è stato lo stesso Bertolaso alla fine del 2009 a manifestare l'intenzione di mollare l'incarico e il mancato stralcio sul caso giudiziario avrebbe potuto accelerare la decisione. Esiste un percorso già disegnato da tempo e condiviso con il Presidente del Consiglio: quando sarà portato a termine allora finalmente potrò togliere il disturbo Oggi però, dai luoghi della frana, il sottosegretario scioglie ogni dubbio: "Nessuna fuga anzi tempo, quindi, nessun abbandono improvviso, né dimissioni improvvise, solo il desiderio di far crescere sempre più i nostri giovani e la voglia di mettersi in discussione su altri terreni, forse ancora più problematici di quelli coltivati fino ad oggi. Sono anni che sostengo la necessità di immaginare tempi definiti per chi riveste compiti di grande responsabilità a livello istituzionale. Ho sempre augurato che nessun funzionario dello Stato potesse rimanere sulla stessa sedia per più di cinque anni e che non era immaginabile superare quella soglia di sette che la Costituzione attribuisce per la massima carica dello Stato. Dalla fine del 2008 avevo pertanto chiesto di affidare ad altri il privilegio di servire il Paese come capo della Protezione civile, c'ero quasi riuscito nei primi mesi del 2009, quando risolta l'emergenza rifiuti in Campania intendevo avvalermi della norma che prevede la pensione anticipata per chi abbia lavorato per oltre 35 anni ed intende dedicarsi alle attività di volontariato. Il terremoto del 6 aprile ha fermato le lancette di quell'orologio che oggi possono rimettersi in moto".   Per il Capo della Protezione Civile, "esiste un percorso già disegnato da tempo e condiviso con il Presidente del Consiglio: quando sarà portato a termine, con l'assunzione dei giovani precari, la nomina dei dirigenti e la definizione di una road map per la missione di una realtà ammirata e rispettata a livello internazionale, allora finalmente potrò togliere il disturbo". Nel prossimo consiglio dei ministri, intanto, potrebbe essere nominato come suo vice l'ex prefetto dell'Aquila ed ex numero uno del Sisde, Franco Gabrielli, successore designato al vertice della Protezione civile dopo Bertolaso.

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