Dossier illegali, prosciolto Mancini
Per l'ex funzionario del Sismi, coinvolto nel caso Telecom, scatta il segreto di Stato. Condannato Tavaroli
Marco Mancini non sarà processato. Per l'ex funzionario del Sismi, coinvolto nella vicenda dei dossier illegali preparati da una struttura interna a Telecom e Pirelli, scatta il segreto di Stato. Lo ha deciso il gup milanese Mariolina Panasiti, riconoscendo il segreto invocato dallo stesso Mancini e confermato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in merito ai rapporti tra i servizi e l'azienda Telecom. Per gli altri episodi invece il giudice ha deciso di prosciogliere l'ex funzionario e per altri ancora c'è stato il proscioglimento per intervenuta prescrizione. Condannati invece gli altri imputati: l'ex capo della sicurezza di Telecom, Giuliano Tavaroli, a quattro anni e due mesi di carcere, l'ex leader della squadra informatica interna a Telecom, Fabio Ghioni, a tre anni e quattro mesi, l'ex manager di Pirelli, Pierguido Iezzi, a due anni e otto mesi di carcere. Inoltre, ha rinviato a giudizio, tra gli altri, l'ex investigatore privato Emanuele Cipriani e l'ex funzionario del Sisde, Marco Bernardini. Il processo a loro carico comincerà il 22 settembre davanti ai giudici della Prima Corte d'Assise. Cipriani e Tavaroli sono stati assolti dal capo di imputazione relativo all'appropriazione indebita ai danni di Telecom e Pirelli. Al termine dell'udienza preliminare, il gup ha accolto la richiesta di patteggiamento da parte di Telecom e Pirelli, che dovranno risarcire lo Stato e le parti civili per una somma complessiva di circa 7 milioni di euro. E ha trasmesso "per quanto di competenza" gli atti alla procura. Tra le carte che dovrà vagliare quest'ultima ci sono anche le deposizioni di Marco Tronchetti Provera.