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Rai, ok del Cdm al taglia-stipendi di Calderoli

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Per chi percepisce un compenso che va dai 90mila ai 150mila euro il taglio è del 5%

Eleonora Crisafulli
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In tempi di crisi economica, è il momento che anche i dirigenti della tv pubblica facciano qualche sacrificio. Via libera quindi alla norma "taglia stipendi" in Rai. L'ok arriva dal Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento firmato dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli e dal leader della Lega, Umberto Bossi. Il governo ha deciso quindi di tagliare gli stipendi dei dirigenti Rai e di modificare il 177 del 2005, ovvero il testo unico dei servizi media radio-televisivi. Per chi percepisce un compenso che va dai 90mila ai 150mila euro il taglio è del 5%, sopra quella cifra il taglio raggiunge il 10%. Il Consiglio di amministrazione della Rai "giudica grave la decisione di introdurre nella Finanziaria una norma che limita l'autonomia di impresa della società Rai SpA e guarda con preoccupazione al taglio sulle retribuzioni dei contratti esterni perché in contrasto cone le regole del mercato e della concorrenza".

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