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Intimo e burqa: pubblicità provocazione della Liaison Dangereuse/ Guarda il video

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Lo spot, andato in onda qualche mese fa, ha da poco sollevato un polverone tra le donne arabe e tra gli studiosi occidentali

Tatiana Necchi
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Quella della Liaison Dangereuse, una ditta tedesca di moda apprezzata in tutto il mondo ma che lavora soprattutto nel settore della biancheria intima, sembra una normale e provocatoria pubblicità di casa di lingerie: all'inizio si vede una donna molto bella che si fa la doccia, si asciuga, si guarda allo specchio mentre si trucca. Poi si incammina, su dei tacchi vertiginosi, verso la stanza da letto ed estrae dalla cassettiera l'intimo. Indossa il reggiseno e le autoreggenti. Si guarda ancora allo specchio compiaciuta di sé stessa e si allontana. Nulla di strano fino ad ora. Ma è in arrivo la scena finale. Infatti mentre la donna, sensualissima, si sta per avvicinare alla finestra ecco che indossa il burqa e  compare il messaggio: «Sexiness for everyone. Everywhere», che significa “Sensualità per tutti. Ovunque”. Fa da sfondo alla clip una colonna sonora di musica orientale. La modella dello spot è Miriam Wimmer. Lo spot è l'ultimo andato in onda, anche nei cinema tedeschi e in molti siti internet, qualche mese fa ma ha sollevato da poco un polverone. In particolare si animano discussioni sui blog perché viene associato il concetto di sensualità al burqa che le donne islamiche devono indossare per coprire il proprio corpo. Addirittura un forum femminile di donne musulmane, "Muslimah Media Watch", compaiono frasi come: «Siamo stanche di vedersi ritratte dai media nel solito modo: monodimensionale e fuorviante». E gli studiosi occidentali dicono: «Questa è una pubblicità che offende le donne musulmane e dà una brutta immagine del velo integrale».

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