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Maldini: "Sicuro, il Paraguay passerà il primo turno"

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Parla l'ex ct della squadra sudamericana ai mondiali 2002

Michela Ravalico
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Cesare Maldini, lei è stato ct del Paraguay nel 2002, con Dossena vice. Anche stavolta i sudamericani passeranno il primo turno? “Credo di sì. Sono rimasti in 4 rispetto a due Mondiali fa: Santa Cruz, all'epoca al Bayern Monaco, il portiere Villar, un difensore centrale, Caceres, e l'esterno destro Bonet”. Edgar Barreto (Atalanta) è l'unico a giocare in Italia. “Il più pericoloso è il suo quasi omonimo Barrios, infortunato. Per mentalità e varietà di schemi il Paraguay è molto forte, nelle eliminatorie è arrivato davanti a Brasile, Cile e Argentina”. Qual è il punto meno forte? “Il centravanti. Haedo Valdez gioca in Germania al Borussia Dortmund, Cardoso è uno e 87, titolare nel Benfica, nessuno dei due però è al livello dei nostri attaccanti. Non sono una squadra giocherellona, puntano diritti al risultato”. Come arrivarono a lei? “In preparazione al Mondiale del '98 fecero una tournèe in Europa, a Parma contro di noi persero 3-0. Al momento di scegliere il tecnico per Corea e Giappone l'ampia discussione nella commissione, firmai dopo un incontro a Buenos Aires”. Aveva 70 anni, non restò per questioni anagrafiche? “Era nei patti che disputassi unicamente quel Mondiale. Andai in giro, anche in Messico e Argentina, per osservare tutti i migliori: Paredes era nella Reggina, Gamarra venne poi all'Inter”. I paraguagi che popolo sono? “Tosto. I primi a difendere la propria bandiera, per il Mondiale si mobilita tutta la nazione. Se le cose non vanno bene sono criticoni, come in tante parti del mondo”. Senza Pirlo e Camoranesi, l'Italia è competitiva? “La vedo abbastanza bene. Aveva cominciato le partite di qualificazione così così, Lippi è andato al Sestriere per avere benefici dall'altura. In fase offensiva ha qualche vantaggio sui biancorossoblù, ne metterà in difficoltà i laterali difensivi”. De Rossi è l'unico romanista convocato, Totti e Perrotta non erano ripescabili? “Quando un giocatore come Francesco dice basta alla nazionale, non è neppure giusto richiamarlo. E Perrotta non viene da una stagione ultrapositiva”. Lei collabora ancora con il Milan? “Di meno. Sono commentatore di al Jazeera sport, da Milano, con Altobelli. Vincemmo il Mondiale dell'82, per 6 anni ero stato vice di Bearzot”. di Vanni Zagnoli

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