Camorra, in manette il reggente dei Casalesi
Arrestato Nicola, figlio di Sandokan, viveva in una villa-bunker alle porte di Caserta
La squadra mobile di Caserta, diretta da Angelo Moarbito, ha arrestato nella notte a Casal di Principe Nicola Schiavone, figlio del capo della cosca dei casalesi, Francesco detto Sandokan per la sua somiglianza con l'attore Kabir Bedi. Scovato in un villino bunker alla periferia del casertano, Nicola Schiavone è considerato il reggente dei casalesi dopo l'arresto del padre. Nessuna arma è stata rinvenuta dalla ventina di agenti che hanno eseguito il blitz. Era presente soltanto un rilevatore di microspie. Non ha opposto nessuna resistenza Schiavone, anzi si è complimentato con i poliziotti per averlo stanato. Su Nicola Schiavone pende l'accusa di concorso in triplice omicidio commesso a Villa Briano (Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovan Battista Papa, ammazzati per uno “sgarro”). Colpito da custodia cautelare emessa dalla Dda di Napoli, il figlio di Sandokan si era reso irreperibile dallo scorso dicembre e non andava più a trovare il padre rinchiuso nel carcere di Opera dal 28 giugno 2008 in regime di 41 bis dopo la condanna all'ergastolo. Soddisfazione di Alfano - "La cattura di Nicola Schiavone rappresenta un durissimo colpo, anche psicologico, inferto dalla squadra Stato al clan dei casalesi e all'intera organizzazione camorristica". La soddisfazione del ministro della Giustizia Alfano, in partenza per gli Stati Uniti: "Ho appena sentito il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, e il capo della procura della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, al quale ho espresso le mie congratulazioni per il blitz che ha consentito di assicurare alla giustizia un pericoloso criminale e, più in generale, il mio ringraziamento per i brillanti risultati che i magistrati dell'ufficio da lui diretto stanno conseguendo con straordinaria assiduità contro le organizzazioni camorristiche".