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Gli altri costi della manovra economica

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Le stime della Ruef: impatto negativo sul Pil 2010-2012 dello 0,5% . Giù anche investimenti e occupazione

Roberto Amaglio
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Tutti d'accordo sulla necessità della manovra correttiva varata dal ministro Giulio Tremonti. Tuttavia, oltre ai tagli agli enti pubblici e ai possibili rincari per la popolazione nei servizi erogati dagli stessi, il pacchetto economico da 25 miliardi di euro avrà delle ripercussioni anche sul Pil del prossimo triennio, sui consumi e sull'occupazione. Le stime, tutte in negativo, sono state presentate questo pomeriggio dal Tesoro alla Commissione Bilancio, su richiesta dell'opposizione. Nella tabella integrativa della Ruef, infatti, emerge che la manovra avrà un impatto negativo sul Pil dello 0,5% nel triennio 2010-2012. Quindi la crescita del Pil nel 2010 sarà pari allo 0,9%, lo 0,1% in meno rispetto alla stima della Ruef che prevedeva un incremento dell'1%. Nei prossimi due anni, invece, previsto un ritocco al ribasso dello 0,2% sia nel 2011 che nel 2012. Tuttavia, se le varie manovre nazionali sortiranno l'effetto sperato, non è da escludere che le migliori evoluzioni delle variabili macroeconomiche possano compensare il calo. Consumi e occupazione – Riduzione analoga nel triennio anche per quel che concerne i consumi privati, per i quali è previsto un -0,2% nel 2010, -0,1% nel 2011 e 2012, 0% nel 2013. Sui consumi collettivi l'impatto sarà invece dello 0,1% quest'anno, del -0,4% nel 2011, del -0,2% nel 2012 e dello 0,1% nel 2013. Botta soprattutto per gli investimenti, giù del 2,9% nei prossimi tre anni (-1,1% nel 2011, del -1,3% nel 2012 e del-0,5% nel 2013). Per quanto riguarda invece l'occupazione, l'incidenza negativa si manifesterà dal 2011: -0,1% il prossimo anno e -0,2% sia nel 2012 che nel 2013. La manovra inciderà negativamente sia sui salari totali che sui redditi totali: -0,5% nel 2011 e -0,6% nel 2012 e nel 2013.

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