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Arriva Surena II, il nuovo robot umanoide di Ahmadinejad

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Ha il nome di un guerriero persiano che sconfisse i Romani. L'Occidente sta tremando ma gli Islamici assicurano che è buono

bonfanti ilaria
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È stato presentato nel fine settimana il primo robot umanoide iraniano, durante il "Festival dell'Innovazione industriale", a Teheran. È stato brevettato da alcuni cittadini, sotto la guida del Capo del Paese, Mahmoud Ahmadinejad, presente al congresso. Il robot si chiama Surena II, un nome che, da sempre, desta paura e ammirazione in Occidente. Il persiano Rostam Surena-Pahlavi aveva infatti sconfitto il generale romano Marco Licinio Crasso, a Carre, nel 53 a.C. Surena è già considerato il "simbolo della tecnologia e dell'industria dei robot umanoidi", è alto 1,45 centimetri, pesa 45 kg ed è in grado di compiere alcuni dei normali movimenti degli esseri umani, come camminare lentamente e accompagnare le persone a braccetto, sedersi, alzarsi e parlare. L'androide robot ha destato non poco sconcerto in ambito internazionale  perché riuscire a produrre "robot umanoidi" significa possedere tecnologie avanzate e dipartimenti di ricerca non indifferenti. Surena è considerato dagli Islamici simbolo delle grandi conquiste del Paese e della sfida scientifico- tecnologica all'Occidente, ritenuto "colpevole di imporre sanzioni contro il programma nucleare". E, secondo alcune notizie rilasciate durante il Festival dell'innovazione, sembra che il robot, a dispetto del suo nome da guerriero, sia stato progettato per essere impiegato in lavori pericolosi per un essere umano o per aiutare persone in difficoltà.

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