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Boom di disoccupati in Usa. La mini ripresa è già finita

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In picchiata le Borse mondiali. E la popolarità di Obama crolla ai minimi storici: meno 22%

Michela Ravalico
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Dopo il monito della Bce, sui mercati finanziari si abbattono i dati - preoccupanti - della disoccupazione Usa. Il numero di lavoratori americani che per la prima volta hanno fatto richiesta per ottenere i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è cresciuto di misura la settimana scorsa, ma è salito al livello massimo in sei mesi, alimentando in questo modo i timori sullo stato di salute dell'economia americana. Nella settimana che si è conclusa il 7 agosto, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono cresciute di 2.000 unità a 484.000 unità, il livello più alto dal 20 febbraio scorso. Il dato è peggiore delle previsioni degli analisti, che attendevano un calo di 14.000 unità.   Le Borse - Dopo un'apertura debole, le borse europee estendono le perdite a causa delle preoccupazioni per lo stato dell'economia americana sorte dalle indicazioni diffuse ieri dalla Federal Reserve. Londra cede l'1,47%, Francoforte perde l'1,62%, Milano scivola dell'1,88% e Parigi arretra dell'1,71%. La previsione dell'esperto - Secondo Nouriel Roubini, l'economista che aveva già previsto la crisi del 2007,  "andiamo verso un   deterioramento molto significativo dell'economia degli Stati Uniti. Nel secondo trimestre la crescita sarà dell'1-2% inferiore al trend e  peggiorerà nel trimestre e dopo". L'economista, inoltre, si  dice convinto "che le debolezze dell'economia Usa dureranno per i prossimi 3 anni". Obama in difficoltà - A 18 mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca la popolarità di Barack Obama ha raggiunto il minimo storico: -22%. L'indice, fornito dall'istituto Rasmussen, è ottenuto calcolando la differenza tra quanti approvano totalmente l'operato del presidente (solo il 24%) e coloro che (il 46%) ne sono profondamente insoddisfatti.

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