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Slitta lo sciopero della Tirrenia

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La nuova data sarà decisa dopo il tavolo del 6 settembre convocato dal ministro Matteoli

Tatiana Necchi
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Possono tirare un sospiro di sollievo gli oltre 20mila vacanzieri che, a causa dell'annuncio della Tirrenia circa lo sciopero per il 30 e 31 agosto, rischiavano di prolungare, forzatamente, le vacanze. Ieri gli equipaggi di quattro navi, 300 addetti, hanno scritto al ministro dei Trasporti Altero Matteoli facendo sapere che non avrebbero aderito alla protesta. Ma oggi la sorpresa. È stata la Uil Trasporti a fare un passo indietro: il sindacato ha deciso infatti di differire lo sciopero del personale. La nuova data sarà stabilita dopo il tavolo, convocato dal ministro con i sindacati, del 6 settembre. Una decisione questa che arriva dopo la scelta di Matteoli di non emettere l'ordinanza di differimento "pur essendoci tutti i presupposti": «Auspico pertanto - ha proseguito il ministro - che i sindacati che hanno proclamato l'astensione lavorativa per il 30 e il 31 agosto la revochino e che si possa aprire un confronto approfondito sulla vertenza di Tirrenia». «Finalmente - ha commentato Giuseppe Caronia, segretario della Uilt - un segnale di responsabilità. Naturalmente non possiamo a questo punto non accogliere l'invito del ministro a differire lo sciopero la cui eventuale effettuazione e l'eventuale data verrà decisa sulla base delle risultanze del previsto incontro del 6 settembre prossimo. Evidenzio che su questa nostra decisione - conclude Caronia - ha molto pesato anche la consapevolezza dei gravi disagi che il nostro sciopero, seppur legittimo, avrebbe causato a migliaia di cittadini ai quali chiediamo di sostenere la nostra lotta a difesa dei diritti fondamentali come il lavoro».

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