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Arrivano i pannelli solari autopulenti

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Grazie a una tecnica nata per le sonde lunari, si risolverà il problema della pulizia

Tatiana Necchi
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In arrivo una novità nel campo dei pannelli solari. Sembra che nel prossimo futuro saranno in grado di scrolalrsi di dosso la polvere, o la sabbia, in maniera del tutto automatica utilizzando una tecnica messa a punto per le sonde destinate a esplorare la Luna e Marte, e che entro un anno potrà essere adattata anche ai pannelli solari sulla Terra. Questo perché la pulizia manuale dei pannelli è uno dei problemi che affligge gli impianti solari, in particolare quando si tratta di grandi estensioni di pannelli in zone aride e inospitali, che peraltro sono anche quelle di maggiore interesse per l'industria solare. Nelle aree desertiche, dove i venti fanno precipitare rilevanti quantità di sabbia, gli accumuli di polvere possono ridurre l'efficienza dei pannelli fino all'80%. Per questo motivo Malay Mazumder, dell'Università di Boston, sta lavorando per applicare alle grandi centrali solari la tecnica che lui stesso ha contribuito a sviluppare presso la NASA per "pulire" i pannelli solari che alimentano le sonde lunari e marziane, dove la pulizia manuale è evidentemente impossibile. La tecnica consiste nel dotare il pannello di speciali sensori in grado di controllare la quantità di polvere depositata. Questi attivano automaticamente il meccanismo di pulizia quando registrano il superamento di una soglia definita critica. Secondo Mazumder, così, si può spazzare via in meno di due minuti il 90% della polvere accumulata con un consumo minimo di energia e, soprattutto, senza bisogno d'acqua.

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