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Basilea 3, Draghi: "Le banche italiane sosterrano la ripresa"

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L'accordo impone requisiti patrimoniali più severi per l'operatività degli istituti. L'entrata in vigore sarà graduale dal 2013 al 2019

Eleonora Crisafulli
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Nella riunione di ieri tra governatori e capi della vigilanza, presieduta dal numero uno della Bce Jean-Claude Trichet, è stato approvato il nuovo accordo Basilea 3. L'entrata in vigore sarà graduale, dal 1 gennaio 2013 per arrivare alla piena attuazione al primo gennaio 2019. Dopo questo via libera tecnico, oggi il testo sarà presentato allo Steering Committee del Financial Stability Board. Basilea 3 impone requisiti patrimoniali più severi per l'operatività delle banche, in modo che gli istituti abbiano più risorse per resistere a una crisi come quella dei mutui subprime che hanno messo in ginocchio il sistema finanziario internazionale. Gli aspetti su cui per settimane si sono focalizzate le trattative tra le autorità di vigilanza sul settore creditizio dei paesi del G20 sono soprattuto le risorse con cui rafforzare la solidità delle banche e il tempo per reperire questi fondi. Bisognava decidere come ricalibrare i requisiti chiave imposti alle banche nella loro attività, che soprattutto vengono misurati dal rapporto tra patrimonio di vigilanza, ovvero i fondi su cui una banca può maggiormente contare in una fase di necessità, rispetto al totale delle sue attività, ponderate per tener conto delle effettive caratteristiche di rischio. Indirettamente questa riforma, che nella sua rigorosità sui requisiti impiegherà comunque molto tempo per entrare pienamente a regime, metterà tutte le maggiori banche mondiali sullo stesso piano, e in questo modo potrebbe risultare vantaggiosa per le istituzioni italiane. Le banche ne usciranno forse meno redditizie, ma anche molto più solide e sicure. Diversi osservatori hanno definito questa come la riforma più rilevante seguita alla crisi mondiale. Draghi - Al termine del vertice dei Governatori della Bri, che ha approvato le nuove regole sui requisiti di capitale delle banche, il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi,  ha assicurato che le banche italiane "saranno in grado di raggiungere gradualmente i livelli di capitale più alti richiesti" dalle nuove regole di Basilea 3 "continuando a sostenere le imprese e l'economia". Secondo Draghi nella fase iniziale di Basilea 3 le banche "mostreranno livelli di capitale molto superiori agli standard minimi richiesti". In ogni caso, ha osservato ancora il presidente della Fsb, le riforme alla regolamentazione bancaria internazionale "non sono ancora finite", sottolineando che i problemi delle grandi banche globali restano irrisolti.

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