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Marcegaglia: la maggioranza non c'è più. Calderoli: lo stabilisce il Parlamento

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Le critiche della leader di Confindustria: "stiamo vivendo un momento di politica brutta"

carlotta mariani
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“L'Italia vive un momento di politica brutta”. Parole di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, oggi presente all'inaugurazione nel nuovo stabilimento ‘Diesel' di Renzo Rosso a Breganze (Vi). “Per mesi ha parlato solo di amanti, di cognati e di appartamenti. Non è questo che ci interessa e soprattutto non aiutano - ha aggiunto - ad avere una concentrazione sui temi veri come il lavoro, l'occupazione, la crescita”. Il presidente ha sottolineato lo sforzo continuo di Confindustria nel richiamare i politici all'ordine. “Basta litigare, basta occuparsi di beghe interne. Occupatevi della crescita, del problema fiscale, di quello dell'occupazione e di ridurre la burocrazia. Facciamo le riforme serie che servono al Paese”. “Per fortuna, accanto a queste cose, però, c'è un'Italia bella che vuole sacrificarsi, fatta da imprenditori che offrono occupazione e benessere e cercano di conquistare il mondo. Diamo visibilità a questa Italia e diamo forza a questi imprenditori”. Preoccupata la Marcegaglia per il fatto che "forse la maggioranza non c'è più". Immediata la risposta di Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa: "lo stabilisce il Parlamento se c'è o meno la maggioranza". La leader di Confindustria ha quindi precisato che "rispondendo alla domanda su che cosa sarebbe successo nel caso in cui non ci fosse più una maggioranza di governo, mi sono limitata semplicemente ad affermare che il governo deve comunque andare avanti". Nella giornata in cui riparte il negoziato tra imprese metalmeccaniche e parti sociali per regolare le deroghe al contratto nazionale, la Marcegaglia conferma la disponibilità della sua organizzazione a "fare il possibile perchè ci sia il maggior accordo possibile tra sindacati e lavoratori. La nostra porta è sempre aperta anche alla Cgil e alla Fiom ma dev'essere chiaro che non possiamo fermarci". La Fiom, in realtà, non ha per ora preso parte al trattative.

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