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Arrestato il sindaco di Riomaggiore e il presidente delle 5 terre

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Le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla truffa ai danni dello Stato, dal falso all'abuso d'ufficio

Tatiana Necchi
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Il presidente del parco delle Cinque Terre, Franco Bonanini un ex europarlamentare del Pd, e il sindaco di Riomaggiore, Gianluca Pasini a capo di una giunta di centrosinistra, sono stati arrestati stamani poco prima dell'alba nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla squadra mobile di La Spezia e coordinata dalla procura per una serie di reati contro la pubblica amministrazione. A quanto appreso a finire in carcere sono state altre sei persone, mentre altri quattro agli arresti domiciliari. Le accuse - Si tratterebbe di irregolarità all'interno del comune: secondo quanto si apprende, le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla truffa ai danni dello Stato, dal falso all'abuso d'ufficio. Oltre al primo cittadino e Franco Bonanini,  sono stati arrestati anche il comandante della polizia locale di Riomaggiore, il capo dell'ufficio tecnico. Complessivamente sono state emesse 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 agli arresti domiciliari. L'indagine - L'indagine della squadra mobile della Spezia, coordinata dal procuratore capo Monteverde e dal pm Lottini, ha preso il via nei primi mesi del 2010 ma già questa primavera, sulla base di alcune denunce e lettere anonime, erano state effettuate le prime perquisizioni negli uffici comunali del Parco e di alcuni privati collegati alle pratiche edilizie.  Bonanini lavorò gratis -L'assessore regionale ligure al turismo, Angelo Berlangieri, che ha lavorato come direttore dell'agenzia turistica per tre anni quando Bonanini ne era il presidente, ha affermato che Bonanini ha lavorato gratuitamente per tre anni “per amore e passione della sua terra in qualità di presidente della agenzia regionale di promozione turistica”. Poi aggiunge: “Sono sconcertato l'arresto è un fulmine a ciel sereno. Premetto che la magistratura deve fare le sue indagini e non spetta a me commentarle. Riguardo a Bonanini, devo però dire che abbiamo lavorato splendidamente per tre anni. L'ho conosciuto come una persona straordinaria, mi ha anche insegnato molte cose e i risultati ottenuti dall'agenzia sono anche merito suo, come merito suo sono i risultati turistici eccezionali raggiunti dalle Cinque Terre''. Stupore e sconcerto - Anche il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ha dichiarato il suo “stupore e sconcerto” per l'accaduto: ''Bonanini, considerato da tutti persona di grande correttezza - afferma Prestigiacomo – è stato l'artefice di un eccezionale sviluppo delle Cinque Terre, un territorio che ha saputo valorizzare al meglio la risorsa ambientale e costruire attorno ad essa crescita e benessere. Spero - conclude il ministro - che Franco Bonanini possa dimostrarsi in tempi brevi estraneo alle gravi accuse che gli vengono rivolte''.   Fugare ogni dubbio sul suo operato - Non tarda ad arrivare anche il commento dell'on. Giovanna Melandri: “Non si può che trasalire nell'apprendere le notizie di stamani sul Parco delle Cinque Terre. Bonanini ha, in questi anni, realizzato un lavoro straordinario per la costruzione di un modello di economia sostenibile nel Parco, tanto da divenire un'esperienza largamente apprezzata e riconosciuta a livello internazionale. Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, sono certa che Bonanini saprà fugare ogni dubbio sul suo operato''. Patrimonio Unesco - Il parco nazionale delle Cinque Terre è inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'Unesco dal 1997 e Franco Bonanini è stato nominato presidente del parco per due volte consecutive.

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