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Lite in sala parto, bimba nasce invalida

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E la madre non potrà più avere figli. Aperta un'inchiesta sul presunto caso di malasanità a Bergamo

Eleonora Crisafulli
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Aperta un'inchiesta a Bergamo su un presunto caso di malasanità. Ancora una volta al centro delle indagini una lite in sala parto, che il 30 gennaio scorso agli Ospedali riuniti avrebbe provocato ritardo nella decisione di procedere con un taglio cesareo. Irreversibili le conseguenze: la bambina Samantha, figlia dei due albanesi Saimir Zekaj e Albana, è nata invalida al 95%, è cieca, non degludisce e viene nutrita da un sondino nell'addome; la madre, 31 anni, non potrà più avere figli per le gravi lesioni all'utero. I genitori hanno sporto una denuncia sull'accaduto e hanno raccontato il loro dramma al quotidiano Bergamonews: "Mia moglie è stata lasciata in sala travaglio per più di due giorni, i medici si limitavano a dirle 'spinga, spinga'. Abbiamo anche assistito a una discussione molto accesa tra due dottoresse, una invitava a fare il cesareo, l'altra no. Ed è stata la prima a soccombere - dice Saimir - Mia moglie ha atteso ancora spingendo per altre ore. Fino a che è cambiato il turno dei medici e i nuovi arrivati hanno optato per il cesareo. Ma ormai era tardi: Albana aveva l'utero lacerato e la bambina è nata con gravissimi problemi". La piccola Samantha è uscita dall'ospedale solo pochi giorni fa.

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