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SocGen, Kerviel condannato a 5 anni e 5 mld di risarcimento

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L'ex trader effettuò operazioni non autorizzate causando perdite plurimiliardarie alla banca francese

Eleonora Crisafulli
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Jerome Kerviel, l'ex trader di Société Générale è stato condannato a cinque anni di reclusione e al pagamento di quasi 5 miliardi di euro a titolo di risarcimento, come richiesto dalla banca francese che si era costituira parte civile. La pena comminata dal tribunale di Parigi per il pagamento dei danni è una delle più alte della storia e ha subito suscitato polemiche e contestazioni da parte dei legali del 34enne. Kerviel, con le sue spregiudicate operazioni ha provocato perdite plurimiliardarie alla banca, rendendosi colpevole di falso, appropriazione indebita e utilizzo non autorizzato di sistemi informatici. Colpevole  di "infedeltà patrimoniale" o "abus de confiance" nella normativa transalpina. A 34 anni è diventato simbolo delle derive della finanza mondiale. Sentenza esemplare - L'avvocato di SocGen plaude a una sentenza che rappresenta "una sorta di risarcimento morale" a favore della banca, forse intuendo che difficilmente si potrà riuscire a incassare l'astronomico risarcimento. Con il salario attuale, infatti, Kerviel ci metterebbe 17mila anni a saldare il conto. La difesa - Durante il processo, nel corso del quale sono stati ascoltati una trentina di testimoni, Jerome Kerviel ha mantenuto sempre la stessa linea di difesa: ha ammesso di aver perso il senso della realtà, ma ha ripetuto che i suoi superiori gerarchici erano al corrente dei rischi che correva, anzi lo incoraggiavano. Ma per i giudici "gli elementi forniti dalla difesa non consentono di dedurre che la Soc. Gen. avesse conoscenza delle attività fraudolente di Jerome Kerviel". Olivier Metzner, l'avvocato dell'ex trader, ha definito la sentenza "irrazionale e inaccettabile" e ha annunciato il ricorso in appello.

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