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Calabria, contro l'ndrangheta ecco l'esercito

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La richiesta del Prefetto per tutelare le procure. Castelli: "Almeno finiremo la Salerno-Reggio Calabria"

carlotta mariani
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I militari arriveranno presto a Reggio Calabria. Lo ha annunciato il prefetto Luigi Varratta al termine della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in seguito alle minacce ricevute dal procuratore Giuseppe Pignatone, presente in sala con il procuratore generale Salvatore Di Landro. "In questo momento il territorio, alla luce anche del fatto di ieri - ha sottolineato Varratta - ha bisogno di questa presenza, non molto visibile ma finalizzata alla vigilanza della Procura e della Procura generale". Secondo il prefetto, dietro le intimidazioni, ''potrebbe esserci una strategia mirata con fini specifici che può essere non solo della 'ndrangheta, ma anche di ambienti contigui''. Ha poi assicurato che "l'esercito non farà controlli del territorio e non ci saranno militari per le strade. Sarà impiegato solo per la vigilanza degli uffici giudiziari". Parole forse in risposta alle preoccupazioni di Di Landro che, prima dell'incontro, aveva detto: "Se l'esercito consente di liberare energie, ben venga, ma se deve riempire le strade per un controllo simbolico allora ci sono altre priorità". Varratta aveva già disposto un rafforzamento degli agenti di polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza. Castelli rilancia - Oltre a prefetto calabrese, invoca l'intervento dei militari anche il vice ministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli. Il leghista non ha usato mezze parole definendo la Salerno-Reggio Calabria "un percorso di guerra". "Se Berlusconi mandasse l'esercito come a Napoli forse questa benedetta opera si riesce a finire, così la pedaggiamo", ha detto Castelli a margine della presentazione del rapporto Ance 2010. "Il vero problema - ha detto il ministro - sono gli attentati: nessuno lo dice, ma ogni anno vengono fatti tra i 90 e i 100 attentati tra betoniere saltate e ruspe incendiate. Per questa autostrada sono state spese cifre rilevanti, oltre 7 miliardi di euro dal 2002 e ne dobbiamo spendere altri 3,5 per terminarla, entro il 2014 se la fortuna ci assiste".

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