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Istat, cresce il reddito familiare

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I consumi sono in aumento, anche se le famiglie risparmiano di più. Su base annua in leggero calo il potere d'acquisto

carlotta mariani
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Una notizia buona e una cattiva. Secondo i dati Istat, è cresciuto il reddito disponibile e la spesa per comuni finali delle famiglia italiane nel secondo trimestre del 2010 ma si è ridotto il loro potere d'acquisto. In particolare, il reddito ha registrato un +0,9% in termini congiunturali e un +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. L'incremento di spesa è stato rispettivamente dello 0,6% e del 2,3%. Il potere d'acquisto è diminuito dello 0,7% rispetto al secondo trimestre del 2009 ma è migliorato dello 0,3% dai dati dei primi tre mesi di quest'anno. La propensione al risparmio è stata del 12,7% tra aprile e giugno 2010, in più rispetto a inizio anno (0,3%) ma 1,2 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un piccolo aumento (+0,1%) anche per il tasso di investimento delle famiglie, cioè il rapporto tra gli investimenti fissi lordi nei nuclei familiari (come l'acquisto di abitazioni e gli investimenti strumentali delle piccole del settore) e il loro reddito disponibile lordo. Le famiglie italiane hanno investito il 2,7% in più, superando la variazione positiva del reddito disponibile. Migliora anche la redditività delle imprese nel secondo trimestre del 2010. L'Istat segnala in particolare che la quota di profitto delle società non finanziarie ha raggiunto il 41,9%, con un aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Sempre nello stesso periodo, il tasso di investimento delle società non finanziarie è del 23,1%, 0,3 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente e +0,9 punti% rispetto agli stessi tre mesi del 2009.

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