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Bondi, troppi tagli alla cultura

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Il ministro in Cdm e al Foglio ha chiesto fondi per il settore dello spettacolo. Primo obiettivo: il teatro Carlo Felice di Genova

carlotta mariani
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Appello di Bondi dalle pagine del Foglio. Il ministro dei Beni Culturali ha definito drammatica la situazione delle risorse dello spettacolo, che passeranno dai 402 milioni di euro attuali a 262 milioni. Un esempio di questa critica condizione è il caso del Carlo Felice di Genova. A questo proposito, questa mattina il ministro ha telefonato al sindaco della città, Marta Vincenzi e ha dichiarato di voler incontrare imprenditori e aziende pubbliche e private disponibili a sostenere un risanamento e uno sviluppo del teatro lirico di Genova. Per quanto riguarda i fondi, Bondi, nell'intervista, ha detto che ieri 7 ottobre ha posto il problema in consiglio dei ministri. ''Mi auguro che l'appello sia ascoltato e trovi presto riscontri e risposte concrete non solo da parte della mano pubblica, ma anche da parte di importanti attori privati'' si legge in una nota di Daniele Capezzone, portavoce Pdl. Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano ha espresso il suo “pieno appoggio al ministro che ieri ha ricondotto alla responsabilità politica del Consiglio dei ministri gli investimenti nella cultura”. Il direttore ha ricordato che la Francia, nonostante la dura situazione economica, ha aumentato del 2,2% gli investimenti statali e che il nuovo corso del governo cinese prevede somme importanti da destinare alla cultura, “ritenuta fattore di sviluppo sociale ed economico”. “In quanto a fattori di sviluppo - ha concluso Sergio Escobar - Tremonti ne converrà: l'Italia dalla Cina ha solo da imparare”.

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