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Formigoni replica a Romani: "Nucleare non è una priorità"

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Anche il presidente della provincia Podestà contrario: "Non è possibile in un'area così densamente popolata"

tiziano vanni
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"In questo momento non c'è bisogno di centrali di nessun tipo in Lombardia, perché la regione ha raggiunto l'autosufficienza energetica". Lo dichiara il governatore della regione Lombardia, Formigoni, replicando a quello che solo ieri aveva annunciato, il ministro Romani: " La Lombardia potrebbe essere una di quelle regioni in cui verrà fatta una centrale nucleare". La frenata di Formigoni, rimette sotto la lente, un tema difficile in Italia. Infatti, da quando il governo ha espresso la volontà di virare sul nucleare, nessuna regione ha dato la sua disponibilità per la costruzione di una centrale sul proprio territorio: "Bisogna ragionare in ottica nazionale - spiega il governatore - se il governo, cioè, una volta stabiliti i criteri di individuazione dei siti, deciderà di costruire una centrale in Lombardia, dovrà aprire un tavolo di confronto con la Regione, che a sua volta dovrà aprire dei tavoli locali". Autosufficienza energetica raggiunta - Secondo la Regione è stata raggiunta l'autonomia da tre anni: la richiesta di picco stimata nel 2009 è stata di poco superiore ai 10mila megawatt, a fronte di una disponibilità del parco centrali in grado di soddisfare una richiesta di oltre undicimila. Sulla questione ha detto la sua anche il presidente della provincia di Milano, Podestà: "non è possibile costruire un impianto del genere in un'area densamente urbanizzata come la provincia di Milano - continua il presidente - la zona tra Legnano e Magenta, considerata la Silicon Valley milanese, potrebe essere la "location" adatta però, per la ricerca e della produzione di componenti per le centrali nucleari".

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