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Strage piazza della Loggia, chiesti 4 ergastoli

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Assoluzione con formula dubitativa per Pino Rauti. I pm: "Ha una responsabilità morale ma non commise il fatto"

Eleonora Crisafulli
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Quattro ergastoli e un'assoluzione con formula dubitativa. Sono queste le richieste avanzate dai pm Roberto Di Martino e Francesco Piantoni al processo per la strage di Piazza della Loggia a Brescia. Massima pena quindi per Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi e Francesco Delfino, colpevoli di concorso in strage e omicidio. Assoluzione per Rauti - Nel caso di Pino Rauti invece si parla di "responsabilità morale, ma la sua posizione non è equiparabile a quella degli altri imputati dal punto di vista processuale - ha evidenziato Di Martino -. La sua posizione è quella del predicatore di idee praticate da altri ma non ci sono situazioni di responsabilità oggettiva. La conclusione è che Rauti va assolto perché non ha commesso il fatto. Per tutti gli altri imputati, invece, l'accusa chiede l'ergastolo per il reato di strage al quale va assorbito il delitto di omicidio. A Maurizio Tramonte va riconosciuta anche la responsabilità per l'ulteriore reato di calunnia (nei confronti del funzionario della questura Lelio Di Stasio, ndr) e quindi l'isolamento diurno per 18 mesi". Il 28 maggio 1974 una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti esplose uccidendo otto persone e ferendone un centinaio, mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista.

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