Cerca
Logo
Cerca
+

Fini: "Mai più leggi ad personam. Io Premier? Non mi tiro indietro"

default_image

Il Presidente della Camera in Puglia: "Berlusconi si candida nel 2013? Pensi ad oggi. No retroattività del Lodo: ascoltare Capo dello Stato"

tiziano vanni
  • a
  • a
  • a

Gianfranco Fini si concede una giornata in Puglia e ne approfitta per commentare le ultime vicende politiche, in cui dovrà necessariamente ricoprire un ruolo di primo piano. Nel Teatro Petruzzelli di Bari, durante un incontro, commenta l'intervista rilasciata da Silvio Berlusconi al quotidiano tedesco "Frankfurter Allgemeine Zeitung". E lo fa con battute alternate a frasi più serie: "Berlusconi dice che vuol candidarsi nel 2013? La notizia sarebbe stata se avesse detto che non si ricandidava. Il 2013 è lontano. Non faccio polemiche e non rispondo. Va bene che Berlusconi voglia ricandidarsi nel 2013, ma governiamolo adesso questo Paese. Il Governo governi e non pensi al candidato perchè mancano tre anni". Fini premier? - "Io candidato premier? In una democrazia la scelta la fanno gli elettori. Sarei ipocrita se mi tirassi indietro, ma ho realismo, senso della misura, piedi per terra. All'Italia serve una politica migliore - prosegue il Presidente della Camera - il centrodestra era diventato una sorta di 'finchè la barca va' molti mi dicono 'aspetta, hai vent'anni di meno'. Ma io faccio da sempre politica non in base a ciò che mi conviene ma a ciò che ritengo giusto. E voglio continuare a respirare la politica a pieni polmoni, con la passione che c'è qui". Riforma della giustizia e leggi 'ad personam' - "È chiaro che è giusto fissare un arco temporale massimo dei processi - prosegue Fini - Ma è inaccettabile che all'ultimo minuto su quel treno si aggiunga il vagone della retroattività, cancellando migliaia di processi in corso. Queste ipotesi non ci troveranno mai consenzienti. Si può tutelare la funzione del Presidente del Consiglio ma non tutelare il premier cancellando migliaia di processi". Il Presidente ha poi affermato: "A Mirabello dissi 'mai più leggi ad personam'. Dissi che bisogna tutelare la funzione e non la persona, come fece la Francia quando Chirac era il Capo dello Stato. Ci si accusa di aver accettato la retroattività ma non avrebbe senso tutelare la funzione se così non fosse. I giuristi sanno che fu un errore madornale l'omissione della retroattività. Bisogna essere intellettualmente onesti - aggiunge Fini - e non cavalcare tigre la rischio di esserne sbalzati e divorati". Dopo le perplessità espresse sul Lodo Alfano dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il capo di Montecitorio ha detto: "Le valutazioni del Capo dello Stato sono sempre sagge. Mi auguro che il Parlamento tenga conto delle criticità espresse dal Capo dello Stato". Ddl intercettazioni - "Sono rimasto a prima dell'estate al testo modificato dalla Camera che non è più all'ordine del giorno dei lavori dell'Aula - ha affermato Fini sul discusso testo sulle intercettazioni, al centro di numerose polemiche nella prima parte dell'anno - Non sta a me dire se è un fatto positivo o negativo". Riforma dell'università - ''Si tradisce lo spirito della riforma e si impedisce la carriera ai meritevoli se vengono confermati i tagli e se non si mettono a disposizione posti di associato per i ricercatori meritevoli: quindi si finisce per frustrare lo spirito della riforma e quindi e' meglio ritirarla''. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando a Foggia all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita'. Parlando della riforma Gelmini Fini ha valutato positivamente alcuni aspetti quali la trasformazione degli scatti da automatici a meritocratici. ''I tagli previsti per l'Universita' italiana - ha spiegato al riguardo Fini - non sono sopportabili perche' ci sarebbe uno sbilancio tra la spesa per il personale e i fondi ordinari tale per cui sarebbe impossibile dare gli stipendi del personale e queste non sono opinioni politiche ma matematiche'' Legge per reati contro pubblica amministrazione - "Non credo che ci si possa dividere tra destra e sinistra sulla volonta' di varare una leggina che preveda che chi è condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione debba rinunciare a vita a qualsiasi incarico pubblico". Contestazioni - "Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto un'amara sorpresa nel suo viaggio nelle università pugliesi. Da tanti acclamato come alfiere della Costituzione, e uomo d'opposizione, Gianfranco Fini è in realtà responsabile dello stato di dissesto degli atenei italiani, avendo sostenuto i tagli della legge 133/08 e il ddl 1905", scrivono in una nota il Link Kollettivo Foggia e di Link Bari, che hanno contestato il Presidente della Camera nel corso delle sue visite in Puglia. Nel capoluogo di Regione, un gruppo di giovani ha suonato alcune vuvuzelas durante il discorso di Fini.  

Dai blog