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Marco Furlan è libero

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Scarcerato il fondatore della formazione Ludwig: aveva ucciso barboni, prostitute, gay e preti

domenico d'alessandro
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Tra il 1982 e il 1984 si era macchiato di numerosi omicidi nei confronti di barboni, prostitute, omosessuali e preti. Ora, Marco Furlan è libero: lo ha disposto il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano Cristina Ceffa, che ha depositato venerdì il provvedimento con cui viene stabilito che l'uomo non è più socialmente pericoloso. Viene accettata dunque la richiesta dell'avvocato di Furlan, Corrado Limentani, per cui viene a cadere la misura di sicurezza della libertà vigilata. Furlan era stato condannato a 27 anni di carcere per aver ucciso 10 persone. Venne arrestato, per la prima volta, nel 1984 insieme al suo complice Wolfgang Abel. Quattro anni dopo uscì dal carcere per scadenza dei termini, ma nel 1991 fuggì dalla dimora obbligata per essere riarrestato a Creta nel 1995. Dopo i primi 18 anni di reclusione, nel 2008, grazie a condoni e buona condotta venne scarcerato e affidato in prova ai servizi sociali. A settembre 2009, inoltre, la misura di sicurezza del ricovero in casa di cura (prescritta insieme alla sentenza definitiva in quanto giudicato seminfermo di mente) venne sostituita dallo stesso giudice Ceffa in libertà vigilata. Era stato uno dei due fondatori della formazione neonazista Ludwig. Nel frattempo Furlan, in carcere, si è laureato in ingegneria informatica e ha iniziato a lavorare per una società del settore.

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