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Niente condanna Tareq Aziz è salvo

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Il presidente iracheno Talabani assicura che non firmerà il via libera all'esecuzione dell'ex vice di Saddam

Eleonora Crisafulli
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Dopo gli appelli della comunità internazionale a non eseguire la condanna a morte che pende su Tareq Aziz, il presidente iracheno Jalal Talabani ha assicurato che "non firmerà mai" l'ordine di esecuzione contro il vice di Saddam Hussein. "Non fimerò mai un ordine del genere perché sono socialista. Compatisco Aziz perché è un cristiano iracheno e una persona anziana di oltre 70 anni", ha detto il presidente curdo dell'Iraq all'emittente francese France 24. La posizione di Talabani è netta: "Penso che la pagina delle esecuzioni e delle condanne a morte sia ormai da girare, salvo quei crimini commessi nella cattedrale di Nostra Signora del soccorso perpetuo e quelli commessi contro i pellegrini sciiti nei luoghi santi". Il riferimento è all'attentato del 31 ottobre, quando 44 fedeli sono stati uccisi da un commando di Al Qaeda nella cattedrale siriaca cattolica di Baghdad. Per Talabani l'Iraq ha adesso bisogno "di una politica di clemenza, perdono e riconciliazione nazionale". Aziz - L'ex vicepremier, 74 anni, è in carcere dall'aprile 2003, data della sua consegna agli americani. E' stato condannato a morte il 26 ottobre scorso per il suo ruolo nell'eliminazione dei partiti religiosi. Con lui sono stati condannate altre due figure chiave del regime di Saddam, l'ex ministro degli interni Saadoun Shaker e l'ex segretario Abed Hmoud.

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