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"La 'ndrangheta controlla appalti lombardi"

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Allarme della Dia: "Il settore più interessante è quello edile. Preoccupazione per l'Expo"

domenico d'alessandro
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Giunge a pochi giorni dall'intervento di Roberto Saviano a "Vieni via con me" il dossier della Direzione Investigativa Antimafia al Parlamento. Il documento, riferito al primo semestre 2010, testimonia l'intromissione della 'ndrangheta negli appalti lombardi attraverso "pubblici amministratori locali" e tecnici del settore edilizio. Con la loro opera avrebbero davvero pilotato le assegnazioni degli appalti. Gli investigatori hanno sottolineato "come la consolidata presenza in alcune aree provinciali di sodali di storiche famiglie di 'ndrangheta, abbia influenzato la vita economica, sociale e politica di quei luoghi". Il settore più "interessante" per le cosche è quello edile, in cui l'attenzione "delle compagini criminali si è lentamente ma costantemente espansa". "In questo scenario - scrive nel dossier la Dia - si è visto il coinvolgimento di alcuni personaggi, rappresentati da pubblici amministratori locali e tecnici del settore, che, mantenendo fede ad impegni assunti con talune significative componenti, organicamente inserite nelle cosche, hanno agevolato l'assegnazione di appalti ed assestato oblique vicende amministrative". I due filoni di penetrazione - Il documento, in un altro passo, prosegue: "In Lombardia le emergenze info-investigative hanno confermato la progressiva e costante evoluzione della 'ndrangheta che, ben radicata da tempo nel territorio, interagisce con gli ambienti imprenditoriali lombardi muovendo su due sostanziali filoni di penetrazione: quelli del consenso e dell'assoggettamento. Tali tattiche di coinvolgimento - nota ancora la Direzione Investigativa Antimafia - da un lato trascinano con modalità diverse i sodalizi nelle attività produttive e dall'altro li collegano con ignari settori della pubblica amministrazione che possano favorirne i disegni economici". A sostegno di questa tesi, gli investigatori citano l'operazione "Parco Sud". "La mafia imprenditrice calabrese" è riuscita ad infiltrarsi, prosegue ancora la Dia, "mediante propri e sfuggenti 'cartelle di imprese'" nel sistema "degli appalti pubblici, del combinato settore del movimento terra e, per taluni segmenti dell'edilizia privata, segnatamente il multiforme compartimento che provvede alle cosiddette 'opere di urbanizzazione'". Allarme per l'Expo - "E' auspicabile - si legge ancora nel testo - un razionale programma di prevenzione, soprattutto in previsione delle opere previste per Expo 2015, che coinvolga non solo le autorità istituzionalmente deputate alla vigilanza, ma anche tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella relativa filiera e che consenta di individuare per tempo eventuali criticità e anomalie ascrivibili alla suindicata realtà". La Dia aggiunge che i settori più appetibili agli 'ndranghetisti sono quelli della cantieristica e della 'movimentazione' dei terreni, nei quali la 'ndrangheta sembra essere presente e molto attiva con imprese controlate a vario titolo. Gli inquirenti hanno inoltre confermato che le 'ndrine Barbaro-Papalia di Platì si sono radicate nella zona sud-ovest di Milano. Indagando su questa presenza, "sono così affiorati i legami con imprenditori ed amministratori, realizzati dai nuovi vertici criminali, che hanno portato all'arresto del vicepresidente di una società per azioni, di un ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, vertice protempore del consiglio di amministrazione di aziende pubbliche operanti nel settore della tutela e gestione delle risorse idriche dell'area milanese, nonchè di un componente del consiglio comunale di un geometra, rispettivamente membro della commissione edilizia e responsabile nell'ufficio Area-Territorio del citato comune". Il capitolo sulla 'ndrangheta in Lombardia si conclude così: "Si è avuto modo di apprezzare la presenza sul territorio lombardo di esponenti della 'ndrangheta, che con modalità diverse dalla consolidata prassi mafiosa del controllo territoriale, hanno conseguito più pregnanti interessi economici".

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